Rapina da 3 milioni con ostaggi in banca a Grumo Nevano: presi due componenti della “banda del buco”

di Redazione

Una rapina da film. È quella che ha scosso la tranquillità di Grumo Nevano, comune a nord di Napoli, lo scorso 19 luglio, quando un gruppo di malviventi ha preso d’assalto un istituto bancario con un metodo ingegnoso e al tempo stesso audace: la tecnica del “buco”.

I rapinatori, scavando un tunnel sotterraneo dalla rete fognaria, sono riusciti a penetrare nella banca attraverso un foro praticato nella parete del piano interrato. Una volta all’interno, hanno seminato il panico tra i presenti, sequestrando undici dipendenti e otto clienti sotto la minaccia delle armi. Per circa due ore la banca è rimasta sotto il controllo dei criminali, che hanno svuotato le casse e le cassette di sicurezza, portando via un bottino di 160mila euro in contanti e il contenuto di quasi tutte le cassette di sicurezza, per un valore totale che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni.

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Caivano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno portato all’emissione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico di due persone, ritenute gravemente indiziate di aver partecipato alla rapina.

Fondamentale per l’individuazione dei due arrestati è stato il ruolo del “palo”, un complice che nei mesi precedenti la rapina aveva affittato un locale commerciale adiacente alla banca, con lo scopo di sorvegliare i lavori di scavo del tunnel.

L’analisi del telefono cellulare del “palo” e le immagini del sistema di videosorveglianza hanno permesso ai Carabinieri di identificare i due rapinatori, che sono stati tradotti in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini proseguono per identificare gli altri componenti della banda e recuperare il bottino. IN ALTO IL VIDEO

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