Aversa, l’opposizione: “L’Amministrazione ostacola la cittadinanza attiva”

di Redazione

Aversa (Caserta) – “Inerzia e contraddizioni dell’amministrazione comunale di Aversa nel promuovere e valorizzare le pratiche di cittadinanza attiva”. A denunciarlo i consiglieri comunali Mauro Baldascino, Mario De Michele, Marco Girone e Antonio Mottola.

“L’iniziativa promossa da numerose associazioni locali per la pulizia del parco urbano intitolato a Valerio Taglione, simbolo di impegno civico e memoria collettiva, rappresenta un esempio virtuoso di partecipazione dal basso e amore per la città, che ha fatto risparmiare al comune anche migliaia di euro. Tuttavia, la totale assenza del sindaco e di rappresentanti della Giunta all’evento è un segnale preoccupante, che denota disinteresse e mancanza di rispetto verso chi si adopera per il bene comune”, commentano gli esponenti del centrosinistra, per i quali “ancora più grave è l’incapacità dell’amministrazione di distinguere tra pratiche di cittadinanza attiva e procedure di affidamento. La cittadinanza attiva, come stabilito dall’articolo 118, comma 4, della Costituzione, deve essere favorita e supportata indipendentemente dalle modalità di gestione dei beni pubblici. Legare queste iniziative alle complesse procedure di affidamento significa fraintendere e ostacolare la sussidiarietà orizzontale, che invece deve essere incoraggiata e semplificata”.

Il Comune di Aversa dispone di un “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni”, uno strumento pensato proprio per agevolare l’autonoma iniziativa dei cittadini nella cura e rigenerazione degli spazi pubblici. Nonostante ciò, sottolinea l’opposizione, “l’amministrazione continua a boicottarlo, rifiutandosi di costituire la commissione prevista dal regolamento e bloccando di fatto un principio costituzionale fondamentale”. I consiglieri chiedono con forza: “L’immediata costituzione della commissione prevista dal regolamento, per garantire il corretto funzionamento delle pratiche di amministrazione condivisa; la separazione chiara tra le iniziative di cittadinanza attiva e le procedure di affidamento, assicurando che le prime siano sostenute a prescindere dalle seconde; una maggiore attenzione istituzionale verso le iniziative promosse dalla cittadinanza, con una presenza attiva e concreta da parte degli amministratori durante questi momenti di partecipazione collettiva”.

“Il sostegno alle pratiche di cittadinanza attiva non sono un favore o una concessione: sono un diritto costituzionalmente garantito, che va favorito e incentivato. L’amministrazione comunale – concludono dall’opposizione – non può continuare a ostacolare l’impegno dei cittadini e delle associazioni locali, ma deve finalmente assumersi la responsabilità di incoraggiare una reale collaborazione tra cittadini e istituzioni”.

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