Aversa (Caserta) – In occasione della solennità della Conversione di San Paolo, patrono della città e della Diocesi di Aversa, che ricade il 25 gennaio, nella mensa diocesana della Caritas si è rinnovata ieri l’iniziativa del “Pranzo con i Poveri” organizzato dal gruppo “Masci Aversa 1”.
Il pranzo, preparato con cura, ha valorizzato i sapori della tradizione locale, con un menù composto da lasagna, polpette tipiche della festa di San Paolo e il dolce simbolo della città, la polacca aversana. Tra i partecipanti, anche il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che ha sottolineato il valore del momento: “La Festa di San Paolo ci ricorda il valore della conversione, un cambiamento che non riguarda solo il nostro rapporto con Dio, ma anche con i fratelli. Questo pranzo non è solo un gesto di carità, ma un’occasione per creare relazioni autentiche, abbattere le distanze e vivere concretamente il Vangelo”.
Nel corso dell’evento, i volontari del gruppo Masci Aversa 1 hanno illustrato agli ospiti il significato dello scoutismo adulto, un movimento che si fonda su fede, servizio e fraternità. Questo messaggio si è tradotto concretamente nella condivisione del pasto, con i volontari seduti accanto agli ospiti della mensa per sottolineare il valore della vicinanza e dell’ascolto. Carmine Munno, magister del gruppo Masci Aversa 1, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa: “Questa seconda edizione del Pranzo di San Paolo è per noi motivo di grande gioia. Ringraziamo la Caritas di Aversa per il supporto e tutti i volontari che hanno reso possibile questo momento. Il nostro obiettivo è sottolineare l’importanza della prossimità ai poveri, che devono essere visti come persone con una storia e una dignità, e non come numeri”.
Anche don Carmine Schiavone, direttore della Caritas di Aversa, ha voluto evidenziare il significato del gesto: “Eventi come questo rappresentano il cuore della missione della Caritas. Non si tratta solo di offrire un pasto, ma di costruire relazioni, ascoltare e riconoscere la dignità di ogni persona. San Paolo ci insegna che la conversione vera inizia vedendo Cristo nel volto di chi è in difficoltà”.
L’iniziativa ha voluto sottolineare l’essenza del “Pranzo con i Poveri”, racchiusa in quel “con” che non rappresenta solo vicinanza fisica, ma condivisione autentica. Attraverso gesti concreti come questo, si dà vita a relazioni che abbattono le barriere e trasformano il cuore della comunità, dimostrando che la carità non è solo un’azione, ma uno stile di vita. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA