Caos prescrizioni analisi per i trapiantati: l’Aitf Caserta in prima linea per risolvere il problema

di Redazione

Caserta – Un’ondata di panico ha travolto nella giornata di ieri decine di trapiantati della provincia di Caserta. Telefonate allarmate hanno inondato il centralino dell’Associazione Trapiantati di Organi (Aitf), mentre il cellulare del presidente, Franco Martino, non smetteva di squillare. Il motivo? L’impossibilità, segnalata da numerosi pazienti, di ottenere dai propri medici di famiglia le prescrizioni necessarie per analisi vitali.

Questi esami sono essenziali per determinare il dosaggio corretto di farmaci salvavita come Everolimus, Tacrolimus, Ciclosporina, Micofenolato e Lamivudina. L’origine del problema, secondo quanto riferito dai medici di medicina generale (Mmg), sembrava essere la presunta “sparizione” dei codici di riferimento dal nomenclatore tariffario della Regione Campania. Di fronte alla crescente confusione, il dottor Martino non ha esitato a intervenire. Ha accantonato i suoi impegni per indagare e chiarire la situazione, arrivando finalmente alla radice del problema: l’entrata in vigore del nuovo Decreto Ministeriale del 26 novembre 2024, operativo dal 30 dicembre scorso.

Un aggiornamento epocale e le sue conseguenze – Il decreto, che aggiorna il precedente Decreto Tariffe del 23 giugno 2023, segna un momento storico. È infatti il primo aggiornamento del nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale dopo 28 anni e di quello dell’assistenza protesica dopo 25 anni. Sono state riviste 1.113 tariffe su 3.171 prestazioni, pari al 35% del totale, con un incremento di risorse fino a 550 milioni di euro rispetto alle tariffe vigenti dal 2012. Questo aggiornamento, pur migliorando i rimborsi per gli operatori sanitari pubblici e privati, ha causato disagi per l’utenza a causa della difficoltà nel recepire le nuove disposizioni. In particolare, alcune strutture sanitarie private hanno già presentato ricorso al Tar del Lazio, la cui discussione è prevista per il 25 gennaio prossimo.

Non una sparizione, ma un ritardo burocratico – Nonostante i timori iniziali, non si è trattato di una “sparizione dei codici”, come erroneamente segnalato da alcuni medici di medicina generale, ma di un mancato aggiornamento degli stessi, complicato dalla tempistica festiva dell’entrata in vigore del decreto. La complessità del documento, composto da migliaia di pagine, non ha certo facilitato il lavoro dei medici.

La soluzione per i trapiantati di Caserta – “Grazie all’efficienza della direzione strategica dell’Azienda ospedaliera di Caserta – fa sapere Martino – i pazienti trapiantati possono recarsi al locale centro prelievi, dove viene fornito il codice 97.17.C.. Questo permette di accedere alle analisi necessarie tramite il Cup, con un costo di circa 7 euro”. L’Aitf, intanto, rassicura i pazienti: “Siamo al vostro fianco e continueremo a monitorare attentamente la vicenda fino a quando non sarà definitivamente risolta”.

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