Carinaro, Antonio Pio Tirozzi nuovo baby sindaco. Consiglio dei Ragazzi celebra Shoah

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – E’ Antonio Pio Tirozzi il nuovo baby sindaco di Carinaro. La proclamazione dello studente della classe Terza B della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Carinaro è avvenuta stamani, nella sala consiliare, in occasione dell’insediamento del 24esimo Consiglio Comunale dei Ragazzi e della celebrazione della “Giornata della Memoria” per commemorare lo sterminio e le persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

La cerimonia, presentata dall’alunno Paolo Cesaro, è cominciata con i saluti istituzionali della sindaca Annamaria Dell’Aprovitola, dell’assessora all’Istruzione e alla Cultura, Rachele Barbato, e della dirigente scolastica Fabiola Del Deo. Vincitore, insieme alla sua lista, alle elezioni tenutesi a scuola lo scorso 17 gennaio, il baby sindaco Tirozzi (figlio di Saverio Tirozzi e di Rosanna Barbato) ha tenuto il giuramento e presentato il suo programma insieme a tutto il Consiglio dei Ragazzi, costituito da: Cristian Cioffo, Antonio Della Volpe, Angelica Di Foggia, Maria Domenica Di Foggia, Vincenzo Parente, Arcangelo Pezzullo, Gennaro Picone, Sara Picone, Gennaro Pigliacelli, Morena Sepe, Emanuele Spino, Francesco Zampella.

Da parte sua, la sindaca Dell’Aprovitola e l’amministrazione hanno donato a tutta la baby Assise una pergamena ricordo e un libro dal titolo “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman. La banda musicale dell’istituto, diretta dalla professoressa Eufemia Barbato, ha eseguito l’Inno di Mameli e altri brani dedicati alla “Shoah”, mentre altri allievi hanno recitato alcuni pensieri sui genocidi avvenuti nella storia e altri in atto, ancora oggi, in diverse zone del mondo. Un’alunna, citando il “Il Discorso all’Umanità” di Charlie Chaplin, ha chiuso l’evento con queste parole: “Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l’abbiamo dimenticato”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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