Un nuovo atto di generosità e di speranza si è compiuto alla Clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno, nel Casertano. Mercoledì 15 gennaio, una paziente di 62 anni, ricoverata nella struttura presieduta da Vincenzo Schiavone, è deceduta a seguito di un’emorragia cerebrale massiva.
Dopo l’accertamento di morte encefalica, la famiglia della donna ha espresso il proprio consenso alla donazione degli organi. Si è quindi proceduto al prelievo del fegato, delle cornee e dei reni, destinati a pazienti in attesa di trapianto in altre strutture della Regione Campania.
L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra la commissione di accertamento di morte dell’Asl Caserta, diretta dal dottor Amedeo Blasotti e composta dalle dottoresse Federica Colella, Elisabetta Manzi, Rosa Tonziello e dal tecnico di Neurofisiopatologia Giuseppe D’Amico, il coordinatore della Clinica “Pineta Grande”, dottor Ugo De Crescenzo, e la direzione sanitaria dell’Azienda sanitaria locale, guidata dal dottor Saverio Misso.
Con questo nuovo intervento, l’Asl Caserta si conferma ai vertici regionali per numero di donazioni e prelievi di organi, seconda solo all’ospedale “Cardarelli” di Napoli. Un risultato che testimonia l’impegno dell’Azienda sanitaria e delle strutture ad essa afferenti, come gli ospedali “San Rocco” di Sessa Aurunca e “Moscati” di Aversa, nella promozione della cultura della donazione.
Questo caso rappresenta un esempio di eccellente sinergia e cooperazione tra una struttura sanitaria accreditata, come la Clinica Pineta Grande, e l’Ente sanitario pubblico locale. Un modello virtuoso che permette di offrire nuove speranze di vita a chi è in attesa di un trapianto.