Mondragone, discariche pericolose al Triglione: le telecamere Rai raccolgono denuncia del Wwf

di Redazione

di Max Ive – Dopo le copiose denunce per gli sversamenti illeciti di rifiuti speciali e di ingombranti a Mondragone (Caserta), in località Triglione, da parte di Alessandro Longo e la mobilitazione delle guardie ambientali del Wwf, anche le telecamere della troupe Rai e del Tg3 Campania, guidate dal giornalista Nello Di Costanzo, sono piombate in quell’area che dista poche decine di metri dal sito archeologico – patrimonio Unesco – dell’Appia Antica e hanno documentato lo stato deprimente delle minidiscariche abusive sorte nel tempo, nonostante la presenza di qualche impianto di sorveglianza.

Ad accompagnare i giornalisti Rai sul posto anche le guardie ambientali del Wwf e, in particolar modo, Alessandro Gatto, coordinatore per la Regione Campania del gruppo ambientalista, e Vincenzo Viglione, referente per il litorale Domitio del Wwf. Gli obiettivi del Tg3 Campania e dell’approfondimento giornalistico mattutino della Rai hanno immortalato non solo i casi del Triglione e del canale di bonifica Fosso Riccio (dove giacciono due carcasse d’auto), ma anche tutte le minidiscariche disseminate in zona ex Macello e nei contadi della cittadina ai piedi del Petrino.

Alessandro Gatto ha subito precisato: “La situazione che abbiamo trovato a Mondragone è ben conosciuta e monitorata da anni. Siamo di fronte ad un caso molto triste, in quanto si tratta di una zona, quella del Triglione, dove i rifiuti si sono stratificati nel tempo. Qui, sotto il manto erboso, si trovano ingombranti, ma anche materiali pericolosi come le lastre di amianto frammentate che disperdono nell’aria le perigliose microfibre cancerogene. Non parliamo, poi, delle sfalci e del materiale di puta dei giardini che fungono da innesco ai preoccupanti incendi che si verificano d’estate. Più sotto ancora c’è di tutto: guaine bituminose, pneumatici, materiale sintetico, eccetera. Oltre alla richiesta di intervento inviata a tutte le autorità competenti attraverso pec, mediante le telecamere Rai, abbiamo chiesto – continua Gatto – la rimozione completa dei suddetti cumuli di rifiuti e una bonifica totale del Triglione e del canale Fosso Riccio dove abbiamo rintracciato resti d’auto totalmente smembrate”.

Anche Alessandro Longo, attivista mondragonese, ha voluto ribadire il concetto: “Questa è una triste storia che va avanti da quando ero bambino. Venivo qui in bici e col tempo ho constatato che la situazione è peggiorata. Molto spesso, in considerazione dell’incuria e dell’indifferenza di molti cittadini, nonché di buona parte dei nostri rappresentanti istituzionali, i rifiuti che giacciono sui suoli privati che sfiorano il parco archeologico dell’Appia Antica, vengono dati anche alle fiamme. Gli incendi poi, da qui, si propagano verso il monte Petrino fagocitando gli olivi secolari”. “L’emergenza rifiuti, non interessa – conclude Longo – solo la località Triglione, ma anche numerose aree della città: zona Stercolilli, zona mare, alcuni suoli in prossimità dell’Itc ‘Stefanelli’ e la strada che porta al cimitero. C’è di tutto e di più. Speriamo che questa volta intervengano”.

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