Inaugurato stamani il nuovo ambulatorio infermieristico dell’ospedale “Melorio” di Santa Maria Capua Vetere, una struttura progettata per offrire assistenza sanitaria di alta qualità e ridurre la pressione sui Pronto soccorsi. L’iniziativa segna un importante passo avanti nel percorso di riorganizzazione e potenziamento dell’assistenza territoriale nella provincia di Caserta.
Amedeo Blasotti, direttore generale dell’Asl Caserta, ha evidenziato il significato di questa apertura: “Il percorso è passare dal Chronic Center alla Casa di Comunità. Oggi è Santa Maria Capua Vetere. In settimana sarà Mondragone, poi Caserta, successivamente apriremo anche negli altri distretti”. La struttura sarà operativa dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 20, e offrirà una gamma di prestazioni sanitarie per rispondere in modo efficace e tempestivo alle esigenze della comunità. Tra i servizi garantiti vi sono iniezioni di sostanze terapeutiche per via sottocutanea, intramuscolare ed endovenosa, cateterismo vescicale, irrigazione di catetere vescicale, medicazione vascolare, medicazione chirurgica, medicazione di stomia, medicazione di ulcere e rimozione di punti di sutura. Ma l’obiettivo è tenerla aperta h24, come ha sottolineato Blasotti: “Cominciamo con 12 ore, poi copriremo l’intera giornata. Bisogna dare un’assistenza e una percezione all’esterno che l’Asl Caserta c’è. Arriveremo ai Pronto soccorsi solo quando avremo disponibilità di personale e saremo in regola con tutto quello che è l’assistenza, perché aprire un pronto soccorso significa aprirlo in sicurezza”.
Francesco Frascaria, direttore del Distretto 21 di Santa Maria Capua Vetere, ha spiegato: “Sulla falsariga di quello che già è avvenuto per gli ambulatori di Trentola Ducenta e di Aversa, noi offriremo un’assistenza di tipo infermieristica alle persone che sono già state sottoposte a visita da parte dei medici operanti nelle aggregazioni funzionali territoriali. Qui verranno utenti assistiti che hanno la necessità di completare quello che può essere un atto soprattutto terapeutico, che può essere fornito previa presentazione di ricetta medica e, se dovuto al pagamento del ticket, può essere completato qui da noi con le risorse che l’azienda, con enormi sforzi, ha messo a disposizione del nostro ambulatorio e del nostro distretto. Come ribadito anche da direttore generale, questa non è che la prima fase di quella che poi sarà l’assistenza che potrà essere erogata all’interno delle case di comunità. Si interviene su fasce di assistenza cospicue, quelle che intasano i nostri Pronto soccorsi con i codici bianchi e i codici verdi in modo improprio, e quindi sullo snellimento e sulla velocità con la quale l’Asl può operare su queste prestazioni”.
Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, anche a nome dei colleghi dei comuni confinanti intervenuti, tra cui San Prisco, San Tammaro, Curti e Casapulla, si è dichiarato molto soddisfatto: “La sinergia che si crea fra distretto e ospedale rafforza l’offerta ai cittadini. Ora auspichiamo un ulteriore rafforzamento di questa offerta”. IN ALTO IL VIDEO