Casal di Principe, vandalizzata villa confiscata alla sorella del boss Setola: ondata di solidarietà per la Pro Loco

di Redazione

Un’ondata di solidarietà ha travolto la Pro Loco di Casal di Principe dopo la scoperta di un atto vandalico ai danni di un bene confiscato alla camorra. Sabato mattina, il presidente Luigi Corvino, recatosi in località 50 Moggi per un sopralluogo, ha trovato l’immobile, un tempo appartenente a Immacolata Setola (sorella del noto killer del clan dei Casalesi, Giuseppe Setola), completamente devastato. Venti scaffali sono stati rubati e pareti e pavimenti sono stati gravemente danneggiati.

L’episodio, che ha scosso l’intera comunità, ha visto una reazione immediata e compatta da parte di cittadini, istituzioni e forze politiche. “Non ci lasceremo intimidire”, ha dichiarato Corvino, sottolineando come la Pro Loco, unica in Italia a gestire un bene confiscato (a Casale nascerà un agri-ostello con orti sociali) continuerà con ancora maggiore determinazione nel suo progetto di riqualificazione.

Le indagini, affidate ai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, sono in corso per individuare i responsabili. Nel frattempo, il sostegno alla Pro Loco è arrivato da più parti. L’Unpli regionale e provinciale, presiedute da Luigi Barbati e Raffaele Compagnone, hanno espresso la loro vicinanza. Anche la Fondazione Don Calabria e il Comitato Don Peppe Diana hanno condannato fermamente l’accaduto, ribadendo l’importanza di proseguire nella lotta per la legalità.

La politica non è rimasta a guardare. Roberto Fusciello del M5S ha sottolineato come l’attacco abbia colpito non solo un simbolo di riscatto, ma anche uno strumento per l’affermazione della presenza dello Stato sul territorio. Lucia Cerullo e Gimmi Cangiano di Fratelli d’Italia hanno espresso il loro profondo rammarico per l’accaduto, definendolo un atto barbaro e forse intimidatorio.

Intanto, è stata lanciata una sottoscrizione, promossa dall’ex sindaco Renato Natale, per raccogliere fondi a sostegno della Pro Loco e consentirle di realizzare al più presto l’agri-ostello previsto nel progetto di riqualificazione. E per domenica mattina, 26 gennaio, alle ore 10, è stata indetta una manifestazione di solidarietà presso il bene confiscato, un ulteriore segnale di resistenza contro la criminalità organizzata.

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