Il corpo senza vita di un neonato è stato ritrovato questa mattina nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco, a Bari. Chi lo ha lasciato non avrebbe chiuso la porta della stanza che custodisce la culla e questo non avrebbe fatto scattare l’allarme.
“Sono a Roma – spiega all’Ansa don Antonio Ruccia, parroco della chiesa – ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato”. Il mancato allarme fa supporre anche che il piccolino sia stato sistemato all’interno della culla quando era già morto. Sull’accaduto indaga la polizia.
I primi a intervenire dopo il ritrovamento del piccolo sono stati gli agenti delle Volanti e della Scientifica della questura di Bari, che hanno effettuato i primi rilievi. Il neonato avrebbe circa un mese di vita. Al vaglio degli investigatori ci sono i filmati delle telecamere della zona. Non si esclude che sul corpo del neonato possa essere disposta l’autopsia.
Secondo quanto scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno”, tutte le ipotesi sulla morte del piccolo restano aperte. Forse si è trattato di un malore, o forse la culla termica non ha funzionato. Il personale del 118, intervenuto per i soccorsi, ha detto che nella stanzetta l’aria era fredda. Il piccolo è stato trovato dal titolare delle pompe funebri, che era nella chiesa per una messa. E’ entrato nel locale della culla per mostrarla a un suo collaboratore e lì ha trovato il corpicino. Il piccolo aveva la pelle bianca, era vestito e avvolto in una copertina di color celeste.
Il 2025 comincia così con un dramma nella “culla della vita” della chiesa di Bari, a poco più di un anno di distanza dal miracolo di Natale, quando invece una bambina era stata trovata ancora in vita nel sistema, in funzione dal 2014 proprio per accogliere i figli di genitori in difficoltà.