“No a incarichi ai medici in quiescenza non iscritti all’Albo”: Ordine Caserta contro norma Milleproroghe

di Redazione

Parte da Caserta la richiesta di rettifica di un articolo della Finanziaria relativo all’utilizzo dei medici in quiescenza. Con una lettera inviata a Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, e a tutti i singoli presidenti provinciali, l’Ordine casertano, a firma del presidente Carlo Manzi, solleva dubbi sulla legittimità dell’articolo 4, comma 12, del decreto-legge 27 dicembre 2024, numero 202, cosiddetto “Milleproroghe”, nella parte in cui consente il conferimento, da parte degli enti e delle aziende del Servizio sanitario nazionale, di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari e sanitari, nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità, collocati in quiescenza, “anche ove non iscritti al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo”.

L’osservazione dell’Ordine casertano è che l’esercizio della professione, senza essere iscritti al relativo Albo, configura esercizio abusivo della professione ex articolo 348 del codice penale. Pertanto, si ritiene che la disposizione sia illegittima, in quanto fondata su un grave errore di diritto.

D’altronde, è noto che, come dispone al comma 2 l’articolo 5 del Decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato del 13 settembre 1946, numero 233, sulla ricostituzione degli ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell’esercizio delle professioni stesse, “per l’esercizio di ciascuna delle professioni sanitarie, in qualunque forma giuridica svolto, è necessaria l’iscrizione al rispettivo albo”. La richiesta al presidente Filippo Anelli è dunque quella di intervenire propugnando la rettifica della disposizione.

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