Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a suscitare polemiche internazionali con le sue dichiarazioni e i post sui social. Nella notte, attraverso il suo network Truth, Trump ha condiviso un’immagine degli Stati Uniti che incorpora il Canada come suo territorio, accompagnandola con il commento: “Oh Canada!”. In un altro post, ha pubblicato una rappresentazione di Usa e Canada coperti dalla bandiera americana, alimentando l’idea di una possibile annessione.
Le provocazioni non si fermano qui. Martedì, Trump aveva minacciato di usare la “forza economica” per annettere il Canada, sottolineando questa possibilità durante una conferenza stampa dai toni esplosivi. Nello stesso intervento, ha ventilato l’ipotesi di ridefinire i confini statunitensi, citando non solo il Canada ma anche lo Stretto di Panama e la Groenlandia. Quest’ultima, un territorio autonomo sotto la sovranità della Danimarca, è stata al centro di reazioni internazionali immediate.
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha infatti ribadito la posizione dell’Unione Europea: “La Groenlandia è un territorio dell’Ue, e non permetteremo ad altri Paesi di violare i nostri confini sovrani”. Intervenendo su France Inter, Barrot ha escluso categoricamente ogni ipotesi di annessione da parte degli Stati Uniti, difendendo la sovranità danese sul territorio.
Trump non ha risparmiato neppure i toponimi, proponendo di cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, definendolo “più appropriato” e con “un suono meraviglioso”. Il presidente eletto ha affermato: “Il Golfo d’America, che bel nome, ed è appropriato”. La proposta ha trovato il sostegno della deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene, che ha promesso di introdurre una legge per realizzarla. Tuttavia, come ricorda Usa Today, un consiglio federale avrebbe l’autorità per rinominare luoghi geografici all’interno degli Stati Uniti, ma tali cambiamenti non sarebbero vincolanti per gli Stati confinanti o per altri Paesi.
