Napoli, il murale di San Gennaro torna a splendere a Forcella

di Redazione

“Tutte le opere d’arte esposte all’aperto, dalle sculture alle facciate monumentali delle chiese, essendo soggette alle intemperie hanno bisogno di manutenzione. Sono felicissimo che il Comune di Napoli abbia avuto la sensibilità di supportare e rendere possibile il restauro di ‘Gennaro’ che, tra le opere che ho realizzato nella mia Napoli, è una di quelle a cui sono più legato”. Così, lo street artist Jorit sull’intervento di ripristino che ha operato, con il sostegno del Comune di Napoli, sulla sua opera che raffigura il santo patrono della città messa a dura prova dall’usura del tempo e dall’esposizione agli agenti atmosferici.

“Il murale dedicato a San Gennaro, simbolo di Napoli e della sua tradizione – sottolinea il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli, Sergio Locoratolo – è stato restituito alla città nel suo splendore grazie a un intervento mirato di restauro realizzato dall’artista e supportato dal Comune di Napoli. L’azione condotta ha consentito di preservare un’opera che ormai fa parte integrante del paesaggio urbano, testimonianza di come l’arte possa diventare un potente strumento di identità collettiva, in grado di connettere la comunità con le proprie radici, ma anche con il presente. San Gennaro, nella visione di Jorit, non è solo il santo patrono, ma un giovane operaio napoletano, che con il suo sguardo rivolto al cielo ci invita a riflettere sulla forza e la speranza che ci animano. Il suo volto, che va oltre i confini della città, afferma con forza il valore dell’integrazione e della comunità. Questo murale – conclude Locoratolo – non è solo un’opera d’arte, ma un messaggio vivo che attraversa il tempo, rinnovandosi senza soluzione di continuità, per continuare a raccontare la Napoli di oggi, nelle sue sfide, bellezze e potenzialità”.

Il murale, realizzato nel 2015 e ormai diventato un elemento distintivo del panorama del centro antico, occupa con un’altezza di 15 metri la facciata di un edificio all’ingresso del quartiere di Forcella, accanto alla chiesa di San Giorgio Maggiore e a pochi metri dal Duomo di Napoli, che del Santo custodisce il leggendario tesoro. A caratterizzare il volto del patrono e a imprimerlo nell’immaginario di cittadini e turisti, le striature tribali rosso cupo, “firma” dell’artista e immancabile segno di riconoscimento, che accomuna i protagonisti dei ritratti e li identifica come componenti di un’unica, grande “Human Tribe”.

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