Aversa (Caserta) – La Commissione Patrimonio, riunitasi sotto la presidenza di Francesco Di Virgilio, ha discusso la proposta di deliberazione relativa alla concessione del diritto di superficie ad Acer Campania, nell’ambito del Programma Integrato di Edilizia Residenziale e Sociale (Piers). Dopo un’attenta lettura della documentazione e un ampio confronto tra i membri della commissione, è emerso un parere positivo sull’importanza del progetto per la città, ma allo stesso tempo sono state evidenziate alcune criticità che necessitano di ulteriori approfondimenti e chiarimenti prima di procedere con l’approvazione della proposta.
La consigliera Nicla Virgilio nutre delle perplessità circa l’impatto urbanistico che potrebbero avere i due nuovi edifici con un’altezza prevista di 24 metri, mentre il limite massimo stabilito dalla normativa è di 15 metri. Pertanto, chiede chiarimenti circa la deroga urbanistica per superare tale vincolo, surrogata dal fatto che saranno realizzati soltanto 10 alloggi in più. Tra l’altro, Virgilio nutre ulteriori dubbi circa la manutenzione della gestione delle aree esterne che sarà di competenza del Comune di Aversa. Ciò comporterà, ad avviso della consigliera, il rischio di costi aggiuntivi per la collettività, soprattutto in caso di manutenzione straordinaria.
Il presidente Di Virgilio ha chiesto un’integrazione della documentazione in quanto il progetto di riqualificazione di piazza Giovanni XXIII non specifica con precisione quali interventi verranno realizzati; pertanto, in mancanza di dettagli, ha ritenuto necessario un progetto più chiaro e dettagliato sugli interventi previsti e sui benefici per la comunità. Inoltre, ha richiesto che la riqualificazione della piazza debba essere realizzata prima della demolizione e della ricostruzione degli edifici Erp, per ridurre i disagi ai cittadini. Ancora: dalla documentazione in possesso della commissione, è emerso che la questione degli oneri di urbanizzazione è stata trattata tempo fa con un appunto emesso dall’ex dirigente Raffaele Serpico, che però non risulta agli atti. Da qui la necessità per la commissione di ulteriori dettagli e chiarimenti per verificare l’effettivo impatto finanziario dell’intervento e le eventuali implicazioni per il bilancio comunale.