Cesa (Caserta) – Era stato accusato di atti persecutori nei confronti di una donna, ma, a seguito dello svolgimento del dibattimento, il giudice monocratico del Tribunale di Napoli ha assolto l’uomo, un tecnico originario di Cesa. La sentenza di assoluzione è giunta dopo un lungo processo.
Inizialmente, l’imputato ebbe ad essere anche destinatario di una misura cautelare. Già il Tribunale del Riesame di Napoli, però, ebbe ad annullare la misura cautelare, ritenendo che gli elementi, raccolti nella fase delle indagini, non erano sufficienti a sostenere l’applicazione della stessa. Nel corso del processo la presunta persona offesa, che aveva avuto dei rapporti professionali con l’imputato, è stata ritenuta poco credibile.
Secondo l’accusa, l’uomo aveva messo in atto una condotta persecutoria attraverso pedinamenti, continue telefonate e messaggi, episodi di aggressioni. Ma nel corso del processo tutto quanto sostenuto dall’accusa è stato smentito ed anche i testimoni non sono serviti a convalidare tali tesi. Accolta, dunque, la tesi degli avvocati difensori Vittorio Giaquinto, Domenico Antonucci e Vincenzo Guida.