Scossone politico a Frignano: il Tribunale di Napoli Nord ha stabilito che Lucio Santarpia non può ricoprire la carica di sindaco. Una sentenza che pesa come un macigno e che potrebbe cambiare gli equilibri dell’amministrazione comunale.
La decisione è arrivata dalla prima sezione civile del Tribunale, che ha accolto il ricorso presentato da quattro consiglieri d’opposizione: Aldo Simonelli, Vincenzo Mastroianni, Vincenzo Natale e Giovanna Alidorante, assistiti dagli avvocati Laura Fasulo, Laura Diana e Vittorio Caterino. L’incompatibilità è stata accertata in base all’articolo 61, comma 1-bis, del Testo Unico degli Enti Locali (Tuel), poiché Lucio Santarpia è fratello di Gaetano Santarpia, rappresentante legale della Ge.Te.T. Spa, società che gestisce il servizio di tesoreria comunale di Frignano.
Il provvedimento, firmato dalla giudice Alessandra Tabarro, è stato emesso dopo la camera di consiglio del 12 febbraio, a seguito dell’udienza del 23 dicembre. Oltre alla dichiarazione di incompatibilità, Lucio Santarpia è stato condannato al pagamento delle spese processuali per un totale di 11.620 euro: 5.810 euro a favore dei ricorrenti e altri 5.810 in favore della Prefettura di Caserta. Tuttavia, il primo cittadino rimane in carica, poiché l’ordinanza del Tribunale non è immediatamente esecutiva e la sua eventuale decadenza potrà avvenire solo con una pronuncia definitiva. Santarpia ha già annunciato che presenterà ricorso in appello.
Opposizione: “Pagina vergognosa per il Comune” – I consiglieri d’opposizione hanno accolto con soddisfazione la decisione del Tribunale, dichiarando: “La sentenza conferma ciò che denunciamo da anni: Lucio Santarpia non poteva ricoprire la carica di sindaco. La giustizia ha accertato l’incompatibilità e messo fine a questa pagina vergognosa per il nostro Comune”. Hanno inoltre sottolineato che il sindaco Santarpia ha dichiarato falsamente la propria compatibilità in Consiglio Comunale, motivo per cui è stato rinviato a giudizio per falso ai sensi dell’articolo 495 del Codice Penale, rischiando una pena da due a sei anni di reclusione. “Se Santarpia deciderà di fare ricorso, lo farà solo per allungare l’agonia amministrativa e incassare altre mensilità da sindaco. Frignano merita amministratori credibili e rispettosi della legge” concludono i consiglieri.
Sindaco annuncia ricorso – Dal canto suo, Lucio Santarpia non si arrende e annuncia battaglia legale. “Ho già tutto pronto per il ricorso in Appello e, se necessario, arriverò fino in Cassazione. Sono certo di essere nel giusto” afferma il primo cittadino. La vicenda ha avuto origine dalla segnalazione del segretario comunale, che aveva evidenziato la possibile incompatibilità tra il sindaco Santarpia e la Ge.Te.T. Spa, la società che gestisce il servizio di tesoreria del Comune e il cui legale rappresentante è il fratello del sindaco. “Non ho mai avuto alcun ruolo nella gestione della tesoreria” ribadisce Santarpia. “L’affidamento del servizio è avvenuto prima del mio mandato, non mi sono mai occupato di questa questione”. Il sindaco respinge ogni accusa e dichiara che non si dimetterà: “Non lascerò mai la guida del Comune perché qualcuno me lo impone. Sono stato eletto per governare e continuerò a farlo fino a quando avrò la possibilità”. Infine, Santarpia denuncia un clima di tensione attorno alla vicenda, rivelando di aver ricevuto minacce che ha prontamente segnalato alle forze dell’ordine. “Non mi lascerò intimidire. L’unica mia colpa? Non rubo e non permetto a nessuno di rubare. Se questo dà fastidio a qualcuno, è un problema loro, non mio”.