Laboratori ludici rivolti ai detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere con il gioco da tavolo protagonista, ulteriore strumento per favorire il reinserimento sociale degli ospiti della struttura.
È questo il focus di “Giocare dentro”, progetto che vede protagonista la casa editrice Giochi Uniti. L’azienda di Carcassone e Catan, nome tra i più importanti nel panorama italiano e amatissima dagli appassionati del genere, varca le soglie del carcere per portare il gioco da tavolo tra i detenuti. Quattro in totale gli appuntamenti che vedranno autori e giocatori esperti utilizzare il gioco come veicolo per promuovere la crescita personale e il benessere degli ospiti della casa circondariale.
“Che il gioco da tavolo allievi lo stress e favorisca la socialità, la cooperazione e la comunicazione tra gli individui è un fatto noto; così come è noto che il gioco da tavolo sia per sua natura inclusivo, democratico e orizzontale”, spiega il direttore operativo di Giochi Uniti Stefano De Carolis. “Crediamo fortemente che tali insite caratteristiche ben si prestino a integrare le attività volte al reinserimento dei detenuti. Del resto, se è vero come dicevano Churchill e Mandela che una società si misura da come si comporta con i suoi detenuti, noi vogliamo dare un contributo reale e concreto a tale miglioramento”, aggiunge. “Il gioco da tavolo è un gioco strutturato, retto da regole”, gli fa eco Gabriele Mari, formatore, educatore ludico e game designer. “Giocare in gruppo significa accettare di sottostare a queste regole tutti insieme. Il gioco diventa quindi una metafora di legalità, di rispetto per gli altri e per le norme che ci legano alla comunità, un vero e proprio percorso di rieducazione alla socialità”.
Nell’ambito di tale progetto, partito il 27 febbraio con il primo dei quattro appuntamenti in presenza, la Giochi Uniti ha donato una ludoteca al carcere di Santa Maria Capua Vetere, facendo sì che il gioco da tavolo sia presente in pianta stabile all’interno della struttura. Viva la soddisfazione di Marco Puglia, coordinatore dell’ufficio di sorveglianza del carcere di Santa Maria Capua Vetere: “Un profondo ringraziamento a Giochi Uniti, questo è un riconoscimento serio alla volontà di questa azienda di partecipare ad una prospettiva nuova e dinamica di ipotesi trattamentale”.