“Resa di Caserta”, il 29 aprile ricorrono gli 80 anni: il Centro Studi in campo per la celebrazione

di Redazione

Il prossimo 29 aprile ricorreranno gli 80 anni della “Resa di Caserta”, l’atto che ufficializzò la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia attraverso la firma della resa incondizionata nelle mani degli Alleati da parte degli ufficiali della Germania nazista. Il documento, sottoscritto nel quartier generale delle forze alleate, all’interno della Reggia di Caserta, divenne operativo il 2 maggio e costituì il prodromo della fine della guerra in Europa e nel mondo.

“Celebrare questo anniversario – sostiene il presidente del Centro Studi della Provincia di Caserta ‘Antica Terra di Lavoro’, Tommaso Tartaglione – significa celebrare la libertà e la pace, tanto più importante oggi in un mondo dilaniato da conflitti in una sorta di “terza guerra mondiale a pezzi”. La celebrazione della ‘Resa di Caserta’, quale pietra tombale di una micidiale ideologia, riveste grande attualità, considerato il mancato riconoscimento della dignità umana e del diritto alla libertà di dissentire pubblicamente dall’ideologia dello Stato, laica o ‘religiosa’, ancor’oggi in molte parti del mondo”.

Il Centro Studi della Provincia di Caserta ha, dunque, voluto ricordare la centralità del capoluogo della Terra di Lavoro nella fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia e ha, pertanto, offerto la propria collaborazione al Comune di Caserta per l’organizzazione delle celebrazioni, coinvolgendo le istituzioni e la società civile. “Naturalmente, in quanto festa di tutta la città, saremmo ben lieti di accogliere chiunque voglia dare il proprio contributo alla realizzazione di questo evento, nell’ambito delle linee guida tracciate dal Comune”, fa sapere Tartaglione.

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