“Nessuna squallida provocazione può ridurne il ricordo e la dura condanna”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale alla celebrazione del “Giorno del Ricordo” con un riferimento alle vandalizzazioni dei simboli delle foibe di questi giorni.
“Di quella stagione, contrassegnata da una lunga teoria di uccisioni, arresti, torture, saccheggi, sparizioni, le Foibe restano il simbolo più tetro”, ha osservato il Capo dello Stato.
Abbiamo appena ascoltato alcuni testimoni diretti di quella tragedia: Egea Haffner e Giulio Marongiu. Dobbiamo loro affetto e riconoscenza. Nelle esemplari parole che ci hanno offerto, si coglie un forte ammonimento per la pacificazione e la riconciliazione”, ha detto il presidente Mattarella durante la celebrazione.