Gricignano, le morti di Patrizio e Pompeo alla FrigoCaserta. Camusso alla ministra Calderone: “Servono più controlli e sicurezza”

di Antonio Taglialatela

Approda in Parlamento la tragica sequenza di morti sul lavoro all’interno dell’azienda “FrigoCaserta” di Gricignano di Aversa (Caserta). Quelle di Patrizio Spasiano, il 19enne del quartiere Secondigliano di Napoli, deceduto il 10 gennaio scorso a seguito di un’esplosione di ammoniaca; e l’altra, appena dieci giorni prima, il 31 dicembre, del 39enne Pompeo Mezzacapo, operaio di Capodrise, rimasto schiacciato da un muletto.

Alla luce di questi eventi, il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare letta in Aula, a Palazzo Madama, dalla senatrice Susanna Camusso (video in alto), con cui è stato chiesto alla ministra del Lavoro, Maria Elvira Calderone, di chiarire “quali verifiche intenda avviare per accertare l’adeguatezza delle misure di sicurezza adottate dall’azienda, la regolarità dei contratti di lavoro, e quali investimenti siano previsti per contrastare l’allarmante fenomeno delle morti sul lavoro, che si ripetono ogni giorno nel nostro Paese”.

L’intervento della senatrice Camusso – Oltre a evidenziare la drammaticità dei due incidenti in pochi giorni, Camusso ha sottolineato il contesto inquietante in cui si sono verificati: “Due morti sul lavoro in dieci giorni in una stessa azienda pongono interrogativi urgenti. Il primo incidente è avvenuto il 31 dicembre, mentre il secondo ha coinvolto un giovane di soli 19 anni, senza un contratto di lavoro ma semplice tirocinante, impegnato in una missione di manutenzione che non avrebbe dovuto svolgere. La fuoriuscita di ammoniaca che ha causato la tragedia ha generato anche un’allerta ambientale nei comuni limitrofi, obbligando i sindaci a emanare ordinanze di emergenza. Eppure, nessun sensore ha rilevato il pericolo in tempo. Questo dimostra che non siamo di fronte a eventi imprevedibili, ma a dinamiche che si ripetono da anni per la mancanza di adeguate misure di sicurezza”. La senatrice ha poi posto tre domande chiave alla ministra: “Quali verifiche ispettive sono state avviate sull’azienda? Perché il numero degli ispettori del lavoro non riesce a crescere, nonostante i concorsi? Non sarebbe opportuno vincolare gli incentivi economici alle aziende alla garanzia di standard di sicurezza adeguati? “.

La risposta della ministra Calderone – Nella sua risposta, Calderone ha assicurato che il governo sta monitorando attentamente la vicenda: “La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta. Le verifiche sulle misure di sicurezza adottate dalla Frigo Caserta sono state effettuate dall’Asl di Caserta, in collaborazione con la Procura di Napoli Nord. Per quanto riguarda la posizione del giovane tirocinante, sono in corso ulteriori accertamenti da parte dell’Ispettorato del Lavoro e dei Carabinieri, per verificare la sua idoneità alle mansioni svolte”. La ministra ha poi illustrato le iniziative messe in campo dal governo, tra cui l’approvazione, nel dicembre 2024, del Piano Integrato per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, che punta a coinvolgere istituzioni, imprese e cittadini per rafforzare la prevenzione degli incidenti. Ha anche citato i dati Inail, secondo cui nel 2024 si sarebbe registrato un leggero calo delle denunce di infortunio (-0,7%), pur ammettendo la necessità di interventi più incisivi nei settori ad alto rischio.

La replica della senatrice Camusso – Perplessità rispetto alla risposta della ministra quelle manifestate da Camusso, che ha sottolineato come l’attenzione alla sicurezza non può limitarsi alla formazione dei lavoratori, ma deve tradursi in un’azione concreta per il rafforzamento dei controlli e delle sanzioni: “La sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere trattata solo come un problema di formazione. Servono controlli stringenti, investimenti mirati e una cultura della sicurezza che parta dalle aziende e non solo dai lavoratori”.

Le indagini – Sul fronte delle indagini, al momento sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati: il titolare della Frigocaserta e i due rappresentanti legali della “Cofrin” di Villaricca (Napoli), per la quale il 19enne lavorava come tirocinante da tre mesi. L’ipotesi di reato, formulata dalla Procura di Napoli Nord, è quella di omicidio colposo.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico