“I nostri più sentiti ringraziamenti a inquirenti e forze dell’ordine che hanno portato alla luce l’ennesimo caso di “malaformazione”, svelando in Basilicata un sistema in capo a un centro studi che avrebbe rilasciato certificazioni ad allievi che non hanno mai frequentato corsi né fatto esami. Sono operazioni come queste che non solo tutelano l’utente ma permettono agli operatori onesti del settore di operare in un mercato giusto e non inquinato”. Lo sostiene Luca Lanzetta, presidente del Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione autofinanziate (Mola).
“Purtroppo – continua il presidente Mola – emerge ancora una volta come esista un vero e proprio mercato di titoli che esprime tutto il suo peggio a ridosso dei concorsi. L’esempio che viene da Potenza è emblematico: la rincorsa al pezzo di carta per concorrere come personale ATA rischia di spingere molti a rivolgersi a enti e scuole compiacenti che a prezzi stracciati non fanno altro che portare a questo disastro”.
“Crediamo – conclude Lanzetta – che oltre al controllo necessario degli investigatori e delle forze dell’ordine sia importante una profonda riflessione sull’intero sistema, affinché le competenze vengano messe prima dei titoli che dovrebbero attestarle e che ad oggi scopriamo di nuovo rischiare di essere carta straccia”.