Servizio di Gabanelli sui rifiuti, Salvestrini (Polieco): “Sistema agevola ecoreati, danni per i cittadini Terra dei Fuochi”

di Redazione

Il servizio di Milena Gabanelli, pubblicato oggi sul Corriere della Sera, dal titolo “I rifiuti arricchiscono la criminalità: perché noi glielo lasciamo fare”, inquadra in modo puntuale le criticità di un sistema che, avendo maglie larghe, apre la strada ai flussi illeciti, con gravi conseguenze per l’ambiente. “La carenza degli impianti e una raccolta differenziata incentrata sulla quantità e non sulla qualità, con ingenti carichi di rifiuti che vengono abbandonati nei terreni o stipati in capannoni che prendono fuoco, o che, in molti casi, prendono la strada di Paesi dove non sono trattati adeguatamente, è un problema sul quale da anni chiediamo di intervenire con politiche industriali serie e strutturate”, commenta Claudia Salvestrini, direttore generale del consorzio Polieco, che da anni si batte contro i traffici illegali.

“Quando, anni fa, parlavamo dell’esigenza di creare strumenti e condizioni idonee a monitorare la tracciabilità dei rifiuti – afferma Salvestrini – eravamo voce fuori dal coro e oggi le conseguenze dell’incapacità di agire affinché non ci fossero deviazioni dai circuiti legali di riciclo e smaltimento sono sotto gli occhi di tutti. I danni più seri li hanno pagati e continuano a pagarli i cittadini di aree più fragili, si pensi ad esempio alla ‘Terra dei fuochi’. La sentenza della Corte penale di giustizia, che ha condannato le autorità italiane per non aver tutelato le popolazioni di quell’area dai rischi connessi agli sversamenti illeciti, deve essere da monito per azioni più chiare e concrete”.

Salvestrini, nelle recenti audizioni tenute in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, ha segnalato flussi anomali diretti verso Paesi dell’Est Europa: “I problemi riguardano le varie fasi della filiera del riciclo ed una efficace attività di monitoraggio ambientale richiede risorse e competenze: consapevoli di ciò, da anni promuoviamo corsi di formazione rivolti a quanti devono prevenire e contrastare i flussi illegali”. Proprio due giorni fa, abbiamo tenuto un corso sul Sistema Rentri, seguito da 500 partecipanti delle forze di polizia e di organi di controllo. Un nuovo corso, con altrettanti iscritti, si terrà la prossima settimana.

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