Aveva installato dispositivi di intercettazione sull’auto dell’allora moglie per monitorarne ogni spostamento. Ora un uomo di 50 anni, residente a San Tammaro, nel Casertano, è a processo con l’accusa di detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature atte a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni telefoniche o telegrafiche.
La vicenda ha avuto origine dalla denuncia-querela presentata dalla donna, con la quale l’uomo ha avuto due figli. Il dibattimento è in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dinanzi alla giudice Annalisa Simone, a seguito della citazione a giudizio firmata dal pubblico ministero Armando Bosso. L’imputato è difeso dall’avvocato Nando Trasacco, mentre la parte civile è rappresentata dall’ex moglie, 47 anni, anche lei di San Tammaro, assistita dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo.
Nel corso dell’ultima udienza, celebrata nei giorni scorsi, è stata ascoltata la donna che ha ricostruito nel dettaglio il clima di vessazione subito durante il matrimonio. Inoltre, ha testimoniato anche il maresciallo dei Carabinieri Alessandro Salzillo, in servizio presso la stazione di Santa Maria Capua Vetere, il quale ha riferito in merito alle indagini e ai sequestri dei dispositivi abusivi installati dall’imputato sull’auto dell’ex consorte.