Terremoti ai Campi Flegrei, oltre 100 scosse nella notte. Vulcanologo: “Sciame sismico più forte mai registrato”

di Redazione

Lo sciame sismico ai Campi Flegrei che sta interessando Napoli, la zona flegrea e tutti i comuni limitrofi, ha alzato la preoccupazione dei cittadini. Nella notte tra sabato e domenica si sono verificate oltre 100 scosse, la più forte fino a 3.9 di magnitudo, che ha svegliato anche Napoli. Nell’intera giornata di domenica le scosse superiori all’1.0 di magnitudo sono state 27, altre scosse si sono registrate nella notte: ben 21 nelle prime ore di lunedì 17 febbraio, tra cui una nuova scossa di 3.9 di magnitudo stavolta alle 00.19 ed altre quattro superiori a 2.5 di magnitudo. L’ultima, in ordine di tempo, è arrivata alle 6.02 di questa mattina: 2.4 di magnitudo.

Il vulcanologo, esperto dei Campi Flegrei, Giuseppe De Natale, ha scritto in una nota quelle che sono le notizie necessarie su ciò che sta succedendo nella zona. “Oggi siamo ad un livello del suolo circa 40 cm più alto del massimo raggiunto nel 1984, e lo sciame di oggi è stato infatti il più forte in assoluto (in termini di energia liberata) mai registrato ai Campi Flegrei”, ha scritto. “E purtroppo, se continua il sollevamento, potremmo aspettarci una sismicità sempre maggiore, con magnitudo che possono arrivare anche a 5: in termini di energia, oltre 10 volte più forti del terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto il 20 Maggio 2024. Questa evoluzione della sismicità era prevedibile e prevista e ne sto parlando dal 16 ottobre 2018”.

“Questa sismicità è generata dalla stessa sorgente che genera anche il sollevamento del suolo. Il sollevamento del suolo è come un ‘manometro’ che misura la pressione interna al sistema: dal 2006 ad oggi, il livello del suolo è aumentato, nel punto di massima deformazione al porto di Pozzuoli, di oltre 1.40 metri. Man mano che il livello del suolo sale, ci indica che anche la pressione interna sale: ma la pressione interna frattura anche le rocce, generando i terremoti. Al crescere della pressione interna, e quindi del livello del suolo, aumenta la sismicità: sia in frequenza che in magnitudo massima”, ha aggiunto l’esperto. “Fondamentale, come si sta facendo – ha affermato Gaetano Sammartino, geologo, presidente della sezione Campania della Società Italiana di Geologia Ambientale – tenere sempre sotto controllo la vulnerabilità sismica degli edifici”.

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