Ucraina, Zelensky disponibile a “scambio di territori” con Russia se Trump media la pace

di Redazione

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che potrebbe offrire alla Russia uno scambio territoriale diretto come parte di un potenziale accordo di pace, nel caso in cui Donald Trump riuscisse a portare Ucraina e Russia al tavolo delle trattative. L’Ucraina sarebbe disposta a rinunciare ai territori che attualmente detiene nella regione russa di Kursk, conquistati sei mesi fa grazie a un’offensiva a sorpresa. Tuttavia, resta incerto quale territorio occupato dalla Russia potrebbe essere richiesto in cambio. “Scambieremo un territorio con un altro”, ha dichiarato Zelensky in un’intervista al “Guardian”, aggiungendo: “Non lo so, vedremo. Ma tutti i nostri territori sono importanti, non c’è una priorità”.

Il ruolo cruciale degli Stati Uniti nel sostegno all’Ucraina – Zelensky ha ribadito che il sostegno americano è essenziale per la sicurezza dell’Ucraina e che l’Europa da sola non sarebbe in grado di colmare il divario in caso di un ritiro dell’aiuto statunitense. “Ci sono voci che dicono che l’Europa potrebbe offrire garanzie di sicurezza senza gli americani, e io dico sempre di no. Le garanzie di sicurezza senza l’America non sono vere garanzie di sicurezza”, ha affermato il presidente ucraino da Kiev. Ha poi evidenziato l’importanza dei sistemi di difesa aerea americani, come i Patriot, fondamentali per proteggere il paese dagli attacchi missilistici russi.

Trump e il possibile accordo di pace – Il tycoon repubblicano ha spesso espresso posizioni contraddittorie sulla guerra tra Mosca e Kiev, ma ha sempre insistito sulla necessità di trovare un accordo per fermare il conflitto. Ha inoltre suggerito che l’Europa dovrebbe farsi carico del mantenimento della pace. In questo contesto, il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto la creazione di una forza di peacekeeping europea da dispiegare in Ucraina dopo un cessate il fuoco. Zelensky ha commentato l’idea affermando: “Se ci saranno 100-150.000 truppe europee, allora sì. Ma anche allora non saremmo allo stesso livello dell’esercito russo”. Il leader ucraino si è mostrato scettico anche su una possibile missione internazionale: “Non penso che le truppe Onu o qualcosa di simile abbiano mai veramente aiutato qualcuno nella storia”.

Incontri diplomatici e rapporti con Washington – Questa settimana Zelensky parteciperà alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove incontrerà il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell’Ucraina. Potrebbe anche essere fissato un incontro con Trump, che ha recentemente dichiarato di essere disponibile a un faccia a faccia con Zelensky. Nel frattempo, il presidente ucraino continua a lavorare a un piano dettagliato per incentivare gli investimenti americani nella ricostruzione del paese e nell’estrazione delle sue risorse naturali, comprese le ingenti riserve di uranio e titanio. “Non è nell’interesse degli Stati Uniti che queste riserve finiscano nelle mani della Russia, della Cina, dell’Iran o della Corea del Nord”, ha sottolineato Zelensky. L’evolversi della situazione dipenderà in gran parte dalle mosse di Trump e dal sostegno che Washington continuerà a garantire a Kiev nei prossimi mesi.

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