Aversa (Caserta) – È stato un incontro di grande rilevanza la tavola rotonda sul tema “L’Università in Città, l’Università per la Città, la Città per l’Università”, svoltasi nei giorni scorsi ad Aversa all’Hotel del Sole. L’iniziativa, promossa dal Rotary Club Aversa Terra Normanna, presieduto dall’avvocato Carlo Maria Palmiero, ha visto la partecipazione dei direttori dei dipartimenti di Ingegneria e Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi Luigi Vanvitelli, Alessandro Mandolini e Ornella Zerlenga, insieme al sindaco di Aversa, Francesco Matacena, e al governatore del Rotary 2101, Antonio Brando.
Il professor Mandolini ha espresso gratitudine al Rotary per aver organizzato un incontro così rilevante, sottolineando che un evento di questo tipo non si era mai tenuto prima dalla fondazione dell’Università di Aversa. Ha ricordato che la Seconda Università di Napoli era stata fondata nel 1991 e aveva iniziato le sue attività nel 1992. Ha quindi illustrato la distribuzione dei dipartimenti, con quelli situati nella provincia di Caserta a Caserta, Aversa, Santa Maria Capua Vetere e Capua.
Il Dipartimento di Ingegneria di Aversa vanta 30 aule, 32 laboratori di ricerca e didattica, e offre 13 corsi di laurea triennale e magistrale in vari settori, tra cui ingegneria aerospaziale, biomedica, civile, elettronica, energetica, gestionale, informatica e meccanica. Con circa 2.500 studenti e 700 nuove immatricolazioni annuali, il dipartimento offre anche dottorati di ricerca e vanta una solida rete di collaborazioni con aziende e istituti di ricerca nazionali e internazionali. Tra queste, Fca, Leonardo, Stellantis, Webuild, Cnr, Cira e il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale. Il dipartimento ha inoltre contribuito a iniziative locali mirate alla sostenibilità ambientale e alla promozione della scienza. Nel 2024, sono state realizzate 90 iniziative di divulgazione scientifica. Sul piano economico, il dipartimento ha generato risorse per circa 10,5 milioni di euro l’anno. Tuttavia, per continuare a crescere, Mandolini ha sottolineato la necessità di nuovi spazi, come quelli previsti nel campus nell’ex area Pip tra Aversa e Teverola, progetto che richiede il supporto dell’amministrazione comunale.
A seguire, la professoressa Ornella Zerlenga ha preso la parola, esprimendo soddisfazione per l’incontro e sottolineando che la relazione tra università e città è stata fondamentale per lo sviluppo culturale e sociale, creando opportunità di crescita reciproca. Ha precisato che tale relazione si è rivelata particolarmente importante per la costruzione di prospettive ecosostenibili, attraverso una collaborazione strategica e duratura tra l’università e la comunità locale. Zerlenga ha ricordato che il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale aveva sede in uno dei più bei complessi abbaziali di Aversa, il Benedettino di San Lorenzo ad Septimum. La professoressa ha anche evidenziato l’attenzione che l’Università aveva dedicato alla cura e al mantenimento di questo patrimonio storico, sottolineando l’importanza di preservarlo per le generazioni future. Ha poi sottolineato come il dipartimento, nonostante il grande successo e interesse da parte degli studenti, fosse costretto a operare a numero chiuso e con selezioni preventive a causa della limitata disponibilità di spazi. Ha quindi elencato i corsi di studio attivi nel dipartimento, che comprendevano programmi di laurea in Design e Comunicazione, Design per la Moda, Scienze e Tecniche dell’Edilizia, oltre a corsi magistrali in Architettura – Rigenerazione dell’Ambiente Costruito (in lingua inglese), Architettura e Progettazione degli Interni per l’Autonomia (anch’esso in lingua inglese), Design per l’Innovazione, Planet Life Design, e il corso a ciclo unico in Architettura.
La professoressa Zerlenga ha anche messo in luce l’importanza degli incontri che il dipartimento ha organizzato, sia per la formazione degli studenti che per mettere a disposizione le competenze del dipartimento a favore del territorio. Tali incontri includevano eventi con architetti di fama internazionale, collaborazioni con le amministrazioni locali, associazioni e la comunità, e iniziative aperte al territorio, che hanno contribuito a rafforzare l’internazionalizzazione degli studenti e dei docenti. Inoltre, il dipartimento aveva sottoscritto numerosi accordi di ricerca con atenei stranieri, diventando promotore di iniziative culturali di grande valore, capaci di generare, solo nel 2024, flussi provenienti da terzi per un valore di 560mila euro. Nonostante questi successi, Zerlenga ha avvertito che tutte queste attività potrebbero essere a rischio se l’amministrazione comunale non avesse consentito la realizzazione del campus indicato dal professor Mandolini, progetto che sarebbe stato finanziato interamente dall’Università.
Il sindaco di Aversa, Francesco Matacena, ha assicurato il pieno interesse proprio e della sua amministrazione nel perseguire un rapporto di collaborazione virtuosa con le eccellenze rappresentate dall’Università, garantendo attenzione e rispetto per quanto realizzato e, soprattutto, per quanto ancora avrebbero potuto fare a vantaggio della collettività cittadina. Ha aggiunto che, a breve, sarebbe stata approvata la concessione per l’utilizzazione delle aree indicate, per consentire l’edificazione del campus universitario. Inoltre, ha garantito il proprio impegno, anche su altri livelli, per migliorare le condizioni delle aree circostanti, in particolare per quanto riguarda il sistema di trasporto in città, sia per quanto riguarda la rete della metropolitana che la ferrovia dello Stato.
Infine, è intervenuto il governatore del Distretto Rotary 2101, Antonio Brando, che ha lodato l’attività del Club presieduto da Carlo Maria Palmiero, definendola un esempio positivo da condividere anche con gli altri club campani. Ha sottolineato come l’iniziativa sia riuscita a creare connessioni e relazioni virtuose sul territorio, tra soggetti che, talvolta, non riescono a dialogare così direttamente. Brando ha evidenziato come l’incontro avesse fornito un’opportunità concreta per un’analisi seria e per prospettive ambiziose. In conclusione, il presidente del Rotary Club Aversa Terra Normanna, Carlo Maria Palmiero, si è detto soddisfatto dell’esito della giornata, auspicando una relazione costante e continuativa con gli stakeholder del territorio, contribuendo a migliorare il contesto sociale e ambientale della città e dell’agro. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA