Biodigestore Gricignano, opposizione diserta incontro comitato e accusa Lettieri: “Si vogliono portare a ‘sperdere’ i cittadini?”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Il dibattito politico sul biodigestore di Gricignano si accende nuovamente, con il gruppo di opposizione “Visione Comune”, guidato dalla capogruppo Anna Michelina Caiazzo, che, dopo l’ennesimo ricorso al Tar della “Edison Next Environment”, la società che intende realizzare l’impianto, accusa l’amministrazione guidata dal sindaco Vittorio Lettieri di non aver adottato, come aveva promesso, misure adeguate per contrastare i pareri favorevoli espressi da alcuni enti coinvolti nelle conferenze di servizi finora tenutesi.

Il nuovo ricorso al Tar contro parere Asi – L’udienza dinanzi ai giudici amministrativi è stata rinviata nei giorni scorsi al prossimo 25 marzo su richiesta della stessa Edison, che ha scelto di rinunciare alla sospensiva in via cautelare per poter presentare nuovi motivi aggiunti, con l’obiettivo di impugnare il Piano di Sviluppo Triennale del Consorzio Asi Caserta. Quest’ultimo ha ribadito il proprio parere negativo sull’idoneità del progetto, ritenendo il biodigestore incompatibile con il contesto industriale dell’area di Aversa Nord. Ma il diniego dell’Asi, sostiene l’opposizione, da solo non basterebbe a scongiurare il pericolo, in assenza di una decisa resistenza da parte dell’amministrazione comunale nei confronti degli altri pareri favorevoli rilasciati da alcuni enti come Asl, Ente idrico campano e Arpac.

“Non partecipiamo a riunione al Comune” – Intanto, per questa sera, lunedì 3 marzo, è previsto un incontro nell’aula consiliare di Gricignano tra cittadini, amministrazione e associazioni per discutere del ricorso presentato da Edison. Sarà presente anche l’avvocato Fabrizio Perla, legale che rappresenta in giudizio i comuni di Gricignano, Carinaro e Teverola, oltre al comitato “NoBiodigestoreGricignano – SiaunaGricignanoMigliore”. Incontro a cui saranno assenti Caiazzo e i consiglieri di “Visione Comune”. “Per il profondo rispetto che nutriamo verso le istituzioni abbiamo deciso di non partecipare”, fa sapere la capogruppo, spiegando le motivazioni: “Non ci piace questo uso improprio dell’aula consiliare, non ci piace essere presi per i fondelli da chi intende le istituzioni come una cosa privata e non pubblica. Non ci piace soprattutto essere da sfondo al nulla politico che sul biodigestore fa finta di impegnarsi nella speranza, forse, di disimpegnare la popolazione. Perché, come spesso accade, il metodo corrisponde al merito”.

“Si vogliono portare a ‘sperdere’ i cittadini?” – “Dopo una Commissione Ambiente, quasi segreta, – continua Caiazzo – svolta in uno degli uffici comunali anziché nell’aula consiliare, e un imminente Consiglio comunale, convocato per venerdì 7 marzo, in cui sarà discussa una interrogazione che noi abbiamo presentato proprio a fronte delle azioni poco chiare contro il biodigestore, si avverte la volontà da parte della maggioranza, del sindaco, ma soprattutto dell’assessore e del comitato, di mettere in ridicolo le istituzioni, anzi di scansarle. Non so se è incapacità di comprendere in pieno il proprio ruolo o la volontà di portare a ‘sperdere’ i cittadini, ma di sicuro noi non ci stiamo a questa farsa!”.

“Il solo no dell’Asi non basta” – La consigliera sottolinea come la giunta Lettieri abbia a lungo sostenuto la necessità di contrastare i pareri favorevoli ma di fatto non abbia intrapreso alcuna azione concreta in tal senso. “In questi mesi, in questi anni, ci hanno bombardato dicendo e annunciando che bisognava opporsi a tutti i costi ai pareri favorevoli, procedimenti e autorizzazioni, come la Valutazione di Impatto Ambientale, il parere dell’Asl favorevole, quello dell’Eic e dell’Arpac. Nulla è stato fatto. Noi dell’opposizione speriamo di sbagliarci perché prima di ogni cosa ci interessa la salubrità dell’aria che respiriamo, terra e acqua non inquinate, ma soprattutto ci interessa la salute di nostri figli. Abbiamo l’obbligo morale di difenderli e intervenire quando ci si accorge che qualcuno li sta barattando con interessi personali e affaristici”. Caiazzo rincara la dose: “Opporsi ai pareri favorevoli è stato un cavallo di battaglia prima, durante e dopo. Oggi ci dicono, o magari ce lo fanno dire dall’avvocato, che non serve in questa fase attaccare i pareri favorevoli? E come facciamo a non preoccuparci di un rigetto dell’istanza del biodigestore che si poggia su un solo parere negativo, quello dell’Asi, tralasciando quelli dei comuni? Cade quello, cade tutto l’impianto. Altro che decisione collegiale!”.

L’interrogazione a sindaco e assessore – A tal proposito, il gruppo “Visione Comune” ha presentato un’interrogazione al sindaco Lettieri e all’assessora all’Ambiente, Francesca Tessitore. Il documento fa riferimento anche alla Costituzione Italiana, sottolineando come “l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute e all’ambiente”. Inoltre, viene evidenziato che il progetto “è in conflitto con la sostenibilità ambientale della zona, poiché rischia di aggravare il livello di contaminazione del suolo, dell’aria e delle risorse idriche, con un impatto negativo sulla qualità della vita dei residenti e sulla flora e fauna locali”. Si richiama anche la recente normativa regionale che stabilisce che nuovi impianti non dovrebbero sorgere in aree già gravate da un elevato carico impiantistico. All’amministrazione, quindi, l’opposizione chiede “quali misure intenda adottare per scongiurare l’attuazione del progetto e se siano stati predisposti atti formali per contestare i pareri favorevoli degli enti”. L’attesa ora è per la seduta del Consiglio comunale del 7 marzo.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico