Casaluce (Caserta) – Nuova udienza al Tribunale di Napoli Nord, ad Aversa, nel processo penale a carico del maresciallo in congedo della Guardia di Finanza, Giuseppe Carione, ex presidente del Comitato Festeggiamenti della Madonna di Casaluce, accusato di stalking ai danni del parroco del Santuario di Casaluce, don Michele Verolla, costituitosi parte civile con gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo.
Oggi ha deposto Mario Comella, priore della “Confraternita dei Celestini”, che ha raccontato tutte le vicende che avrebbe subito il sacerdote. Poi è toccato al funzionario della Soprintendenza per le province di Caserta e Benevento, ingegner Oreste Graziano, che ha parlato dei tanti esposti ricevuti dal suo ufficio a firma Carione contro il parroco. I due testimoni sono stati interrogati dal pubblico ministero, dai legali della parte civile e dal difensore del maresciallo, l’avvocato Alfonso Quarto.
Carione avrebbe messo in atto gli atti persecutori anche tramite di manifesti diffamatori contro il parroco, affissi per la intera città di Casaluce. Inoltre, l’imputato inviò esposti al Prefetto, al Questore, al sindaco di Casaluce, alla Soprintendenza delle Belle Arti, ai carabinieri di Teverola, al vescovo di Aversa; tutti trasmessi anche alla Procura della Repubblica di Napoli Nord e puntualmente archiviati. Condotte che, secondo il capo d’imputazione, sono state poste in essere per un lungo lasso di tempo, al punto che il sacerdote fu costretto a ricorrere a cure mediche e presentare denuncia all’autorità giudiziaria.