Dopo i grandi successi natalizi, sui palchi di Gricignano e Aversa, la Compagnia Teatrale “Attori per Caso” riporta in scena “Ciente figli nun bastano pe nu pate”, una commedia in tre atti scritta da Pasquale Scognamiglio. L’appuntamento è per sabato 15 marzo, alle ore 19.30, nell’Auditorium “Paolo VI” di Succivo. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, rappresenterà anche un evento benefico a favore dell’Ualsi – Unione Amici di Lourdes e Santuari Italiani.
La trama della commedia, attraverso satira, sarcasmo e ironia, induce a riflettere sulle sfaccettature della vita contemporanea. Al centro della storia un anziano padre alle prese con i conflitti dovuti alle variegate personalità dei propri figli e delle altre persone che abitano il palazzo in cui vive. Tra risate, riflessioni, colpi di scena e un finale toccante, la neonata compagnia, impegnata da mesi per la realizzazione dell’evento, ha regalato alla platea tre ore piacevolissime, con un epilogo destinato a rimanere a lungo nei cuori e nelle menti degli spettatori.
Sul palco, un cast affiatato ha dato vita ai personaggi della commedia. Lorenzo Di Lorenzo ha interpretato Arturo Iodice, il padre di famiglia, mentre Natalina Romano ha vestito i panni di Inga, la domestica ucraina. I figli di Arturo, Mario e Ciro, sono stati portati in scena da Pasquale Dello Margio e Vincenzo Carusone, mentre Patrizia Laiso e Giusy Di Donato hanno dato volto ad Anna e Luisa, le altre figlie del protagonista. Lorenzo Molitierno ha impersonato Don Luigi Pagliarulo, il portiere pettegolo del palazzo, e le vicine di casa, Rosellina e Gelsomina, sono state interpretate da Maria Pellegrino e Annamaria Pellegrino. Francesco Romano ha ricoperto il ruolo di Gustavo La Mazza, l’organista, Tommaso Di Foggia quello di Padre Gabriele, il parroco del quartiere, e Giovanni Borriello quello di Alberto Carraturo, un notaio dalle sfumature particolari. La serata sarà presentata da Armando Pirolli, con la direzione artistica di Lorenzo Molitierno e il supporto tecnico di Mariarca Aquilante e Aurora Barbato.