Sant’Arpino, cimitero e gestione idrica: opposizione chiede Consiglio Comunale aperto

di Redazione

Sant’Arpino (Caserta) – I consiglieri comunali di opposizione – Lettera, Pezone, Cammisa, Boerio, Pezzella e Della Rossa – hanno presentato una formale richiesta per la convocazione di un Consiglio comunale aperto, con l’obiettivo di discutere pubblicamente alcune problematiche di rilevante interesse per la comunità.

Uno dei temi centrali riguarda le cappelle gentilizie all’interno del cimitero comunale. I consiglieri intendono affrontare il censimento e lo stato di conservazione delle cappelle esistenti, nonché individuare eventuali responsabilità e competenze nei lavori di ampliamento del nuovo cimitero. Inoltre, si vuole discutere la possibilità di contributi o incentivi per il recupero delle cappelle di interesse storico-artistico, valutando il coinvolgimento delle famiglie proprietarie e l’utilizzo di fondi pubblici o privati per il restauro. Saranno anche esaminati progetti esecutivi già approvati con delibere di Giunta comunale (numero 85 e 86 del 1 agosto 2023) e lo stato attuale dei lavori per la messa in sicurezza delle strutture.

Altro tema di rilevanza è quello dei loculi cimiteriali, con particolare attenzione alle modalità di finanziamento del progetto, affinché non vi siano oneri diretti per i cittadini, né tramite aumenti tariffari né con richieste di contributi obbligatori. I consiglieri intendono valutare il possibile ricorso al project financing o ad altre forme di finanziamento che non gravino sulle famiglie del Comune, esplorando alternative economiche sostenibili e fonti di finanziamento pubblico o privato. Si chiede inoltre che l’amministrazione garantisca trasparenza nella gestione dell’opera, affinché le scelte amministrative siano chiare e condivise con la cittadinanza.

Un ulteriore punto all’ordine del giorno riguarda la gestione dell’acqua pubblica da parte di Acquedotti Scpa. I consiglieri sollevano dubbi sulla possibile non conformità dell’appalto, a seguito dell’esposto protocollato numero 44602 del 04.06.2021 dall’architetto Nicola Romano all’Anac, che ha evidenziato criticità nella procedura di affidamento del servizio idrico nel Comune di Sant’Arpino. Secondo la delibera Anac numero 258 del 13/06/2023, l’affidamento potrebbe non rispettare i principi di libera concorrenza e parità di trattamento tra gli operatori economici. La richiesta di Consiglio comunale aperto mira a verificare le condizioni contrattuali della convenzione tra il Comune e Acquedotti Scpa, analizzando le clausole del contratto, la loro compatibilità con le normative vigenti e le responsabilità in caso di disservizi o mancata manutenzione.

Particolare attenzione sarà riservata anche alla gestione economica dell’accordo, in base al quale Acquedotti Scpa si impegna a versare annualmente al Comune il 3% del fatturato derivante dalla vendita dell’acqua potabile, al netto delle imposte e dei costi di acquisto. I consiglieri chiedono chiarezza sugli importi versati negli ultimi anni, sul loro impiego nel bilancio comunale e sulla trasparenza della rendicontazione nei confronti dei cittadini. Inoltre, si esigeranno garanzie sull’efficienza del servizio idrico, sulla qualità e continuità della fornitura, sulla giustizia tariffaria per i cittadini e sugli investimenti in manutenzione e infrastrutture.

Data l’importanza di questi temi per la vita della comunità, i consiglieri ritengono essenziale che la discussione avvenga in una seduta pubblica, permettendo così la partecipazione attiva dei cittadini e degli esperti del settore: “Chiediamo all’amministrazione di accogliere questa richiesta con senso di responsabilità e di convocare quanto prima il Consiglio comunale aperto, affinché si possa avviare un confronto democratico e costruttivo. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico