Trentola Ducenta (Caserta) – “L’ennesimo atto di chiusura, ipocrisia e mancanza di responsabilità da parte della maggioranza”. E’ quello che denunciano, all’indomani dell’ultima seduta del Consiglio comunale, i consiglieri comunali di minoranza Antonio Cantile, Michele Ciocia, Pasquale Davide De Marco e Michele Carofalo.
Due erano i punti centrali all’ordine del giorno: l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027 e la proposta, avanzata dall’opposizione, di istituire una commissione speciale sui debiti fuori bilancio e sul contenzioso dell’Ente, come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale. In merito al primo punto, l’opposizione ha espresso voto contrario denunciando “numerosi profili critici, come la presenza di numeri alterati rispetto alla reale situazione finanziaria dell’Ente; la totale assenza del Fondo Pluriennale Vincolato, in violazione dei principi contabili stabiliti dal decreto legislativo 118/2011; la mancanza di un quadro chiaro e aggiornato sui debiti fuori bilancio; e un Documento Unico di Programmazione privo di contenuti strategici, del tutto inadeguato rispetto alle esigenze dell’Ente”. “Nonostante le osservazioni sollevate – sottolineano – l’Amministrazione ha scelto di non rispondere. Nessuna replica, nessun chiarimento, nessuna assunzione di responsabilità. Un silenzio grave, che evidenzia la volontà politica di sottrarsi al confronto”.
“Ancora più grave – proseguono i consiglieri – è stata la scelta della maggioranza di rifiutare la proposta di deliberazione per l’istituzione di una commissione speciale sui debiti fuori bilancio. Una proposta che avrebbe consentito di avviare finalmente un percorso di verità su una delle questioni più delicate e trascurate della gestione dell’Ente. La maggioranza ha voltato le spalle a un’occasione di responsabilità e chiarezza nei confronti della cittadinanza. L’opposizione non intende più partecipare a commissioni-farsa, prive di reale utilità. Il tempo è un bene prezioso, e come tale va rispettato”.
“Il sindaco e la maggioranza, ancora una volta, – incalzano dall’opposizione – hanno preferito lo scaricabarile politico, attribuendo la responsabilità del disastro finanziario alle precedenti amministrazioni, senza mai entrare nel merito, senza produrre atti, senza mai affrontare la questione con il dovuto rigore istituzionale. Ogni debito non riconosciuto, ogni contenzioso non risolto, è un peso che grava sulla collettività. Ignorare le richieste di controllo e verifica non è solo un errore politico, è un affronto alla fiducia dei cittadini, che hanno il diritto di sapere come vengono gestite le risorse pubbliche”. “Il Consiglio del 26 marzo – concludono – avrebbe potuto segnare una svolta. È stata invece l’ennesima dimostrazione di debolezza politica, chiusura e mancanza di visione”.