Una collisione tra una petroliera e una nave cargo è avvenuta al largo delle coste britanniche nel Mare del Nord. A bordo della petroliera “Stena Immaculate” si è sprigionato un incendio; dai video pubblicati sui social sembra che anche il cargo sia andato in fiamme. I membri dell’equipaggio di entrambe le imbarcazioni sono stati evacuati. Il serbatoio della petroliera, contenente carburante per aerei, si è rotto. L’impatto ambientale, in termini d’inquinamento del tratto di mare, è in via di valutazione.
“Mentre era ancorata al largo della costa del mare del Nord vicino ad Hull, la petroliera è stata colpita dalla nave portacontainer Solong”, ha affermato in una nota la società che americana che ha in gestione l’imbarcazione. “La petroliera ha subito la rottura di un serbatoio di carico contenente carburante e l’equipaggio ha abbandonato la nave in seguito a molteplici esplosioni a bordo”.
Il deputato locale, Graham Stuart, ha affermato di essere stato informato dal segretario ai Trasporti britannico che sono salvi i 37 membri dell’equipaggio che si trovavano a bordo delle due navi che si sono scontrate nel Mare del Nord. Una persona è stata ricoverata in ospedale mentre gli altri 36 sarebbero illesi o leggermente contusi.
La ricostruzione dell’accaduto sembra confermare che il mercantile abbia speronato la Stena Immaculate: al momento dell’impatto la Solong navigava a una velocità di circa 16 nodi, mentre la Stena Immaculate era quasi ferma, dopo aver ormeggiato le ancore al largo di Hull. Resta da capire come si sia prodotta la collisione, in condizioni di mare e di meteo apparentemente non estreme.
Entrambe le navi coinvolte sono civili. La Solong appartiene a una società armatrice tedesca, ma batte attualmente bandiera del Portogallo essendo stata affittata da un’azienda portoghese. Mentre la Stena Immaculate risulta di proprietà dell’armatore svedese Stena Bulk, della famiglia Olsson, ma batte bandiera Usa essendo stata affittata dallo spedizioniere californiano Crowley. La petroliera è una delle 10 unità civili autorizzate anche al trasporto di carburante destinato alle forze armate Usa, riferisce la Bbc. Tuttavia non è confermato che in questo viaggio fosse impegnata in tale tipo di attività.