Crollo palazzina a Bari, si scava tra le macerie: anziana dispersa. Ipotesi lavori ristrutturazione fatti male

di Redazione

Proseguono le ricerche tra le macerie dell’edificio di cinque piani crollato ieri, nel tardo pomeriggio, nel quartiere Carrassi di Bari, in via De Amicis, angolo via Pinto. I Vigili del fuoco che scavano a mani nude e con i mezzi meccanici.

All’appello manca una donna di 74 anni, Rosalia De Giosa, che, secondo quanto si è appreso, viveva in un appartamento al quarto piano della palazzina nonostante l’ordinanza comunale di sgombero del 24 febbraio 2024. A dare l’allarme sulla sua assenza la figlia. Si è provato anche a chiamarla al telefonino ma squilla a vuoto. Alcuni abitanti di una palazzina adiacente sono stati ospitati per sicurezza in strutture di ricovero messe a disposizione dal Comune, presso parenti e camere rese disponibili da un hotel.

Il palazzo, secondo i primi accertamenti, sarebbe crollato per il cedimento di un pilastro centrale, quello stesso elemento strutturale che un anno fa aveva fatto dichiarare l’edificio inagibile, tanto da ordinarne lo sgombero. L’immobile era frequentato dagli ex inquilini che raggiungevano le loro abitazioni per prendere effetti personali. Mercoledì, poco prima del crollo, sarebbe stata vista anche una famiglia uscire dal palazzo.

Intanto, sorgono dubbi sulla gestione dei lavori di riqualificazione. L’immobile era già monitorato da tempo per criticità strutturali legate alla vetustà, un problema diffuso nel patrimonio edilizio storico della città. Come ha dichiarato Davide Pellegrini, della Direzione Generale del Comune: “Situazioni simili riguardano molti edifici costruiti tra Ottocento e Novecento”. Ma le condizioni dell’edificio non sarebbero da considerate come causa diretta del crollo. “L’edificio – chiarisce Pellegrini – era stato puntellato e, secondo quanto attestato dal tecnico incaricato, risultava messo in sicurezza entro i termini stabiliti dall’ordinanza comunale del 24 febbraio 2024”.

I problemi sarebbero emersi dopo l’avvio dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione. Il crollo, infatti, è avvenuto proprio durante l’esecuzione degli interventi. “È possibile – ha aggiunto il dirigente – che i lavori non siano stati eseguiti a regola d’arte. Ovviamente è solo un’ipotesi iniziale, saranno le indagini a chiarirlo”. Secondo quanto riferito dal Comune, negli ultimi mesi ci sarebbero state tensioni tra i condomini e le imprese incaricate. Diverse aziende si sarebbero alternate nei lavori. “Questo elemento ci sembra significativo – ha concluso Pellegrini – ma spetta alla magistratura e agli investigatori stabilire eventuali responsabilità”. Sul caso è stata aperta un’inchiesta, coordinata dalla Procura di Bari e condotta dalla Polizia di Stato.

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