É atterrato ieri sera, alle 18.30, all’aeroporto di Roma Fiumicino, con un volo proveniente da Barcellona, il 47enne Antonio Pompilio, ritenuto appartenente al clan camorristico Amato-Pagano, i cosiddetti “Scissionisti”, operante nel quartiere Scampia di Napoli, nei comuni di Melito e Mugnano di Napoli. L’uomo aveva base logistica a Gricignano di Aversa, nel Casertano.
All’arrivo allo scalo capitolino è stato preso in consegna dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli e dagli agenti della Polaria, per poi essere trasferito in carcere. Pompilio era sfuggito alla cattura durante gli arresti dello scorso 12 novembre effettuati dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli in forza a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura Antimafia, nell’ambito dell’attività di indagine denominata “Champions League 2”.
Era stato individuato e catturato in Spagna, nella notte dello scorso 17 gennaio, dai carabinieri del Nucleo investigativo partenopeo, con la collaborazione della Direzione centrale per i servizi antidroga, del Servizio di Cooperazione internazionale di Polizia, di Europol, del Raggruppamento Operativo speciale con il supporto in fase esecutiva di personale dell’Udyco Policia National di Madrid.
Erano 33, in totale, gli indagati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’essere composta da più di dieci persone, dalla disponibilità di armi e dall’aver favorito il clan degli Scissionisti. L’operazione era collegata al blitz antidroga compiuto a Gricignano nel settembre 2022 quando i carabinieri sequestrarono 105 chili di cocaina “pura” in una villetta. In manette finì un 51enne napoletano, incensurato, di Sant’Antimo (Napoli). In una lavastoviglie, ancora imballata, presente nel garage erano nascosti 50 pacchi di cocaina, altri 40 in una botola nel vano scale. La droga sul mercato avrebbe fruttato circa 8 milioni di euro.
L’indagine, nel suo complesso, ha permesso di disvelare l’esistenza e l’operatività di due distinte organizzazioni criminali, operanti sul territorio partenopeo, dedite al traffico di stupefacenti, non collegate funzionalmente tra loro, ma aventi il medesimo canale di approvvigionamento dello stupefacente (prevalentemente cocaina e hashish), gestito in Spagna. IN ALTO IL VIDEO