Regionali Campania 2025, Potere al Popolo in campo. Granato: “C’è bisogno bisogno di una trasformazione radicale”

di Redazione

Potere al Popolo ci sarà. Alle elezioni regionali del 2025 in Campania, il movimento politico guidato da Giuliano Granato annuncia la propria partecipazione senza giri di parole e con un messaggio chiaro: non è il nome del presidente uscente Vincenzo De Luca, né quello di un suo possibile successore, a interessare. Il problema, secondo Potere al Popolo, “è un sistema di potere che si è cristallizzato, rendendo la Campania terreno di diseguaglianze, precarietà e migrazioni forzate”.

Granato, portavoce nazionale del movimento, non usa mezzi termini. «A noi di De Luca sì, De Luca no, ce ne importa un fico secco. La Regione ha bisogno di una trasformazione radicale», afferma con tono diretto. La data da segnare è il 9 aprile, quando la Corte Costituzionale si esprimerà sulla legittimità di una terza candidatura dell’attuale governatore. Ma, mentre le altre forze politiche – dall’ultradestra al centrosinistra – attendono con trepidazione la sentenza della Consulta, Potere al Popolo rilancia un’agenda alternativa, lontana dalle logiche spartitorie dei palazzi. «Quanto interessano queste questioni alla nostra gente? Zero spaccato. Esattamente come a noi», aggiunge Granato, puntando il dito contro le lotte di potere che, a suo dire, continuano a distogliere l’attenzione dai problemi reali della popolazione.

E i numeri, secondo Potere al Popolo, parlano da soli. Ogni anno, diecimila giovani lasciano la Campania. Oltre 300mila lavoratori sono impiegati in nero, mentre il 25,9% dei cittadini vive in famiglie in povertà relativa. Nel solo 2025, cinquemila lavoratori rischiano il licenziamento. In campo sanitario, il quadro è altrettanto preoccupante: il 6% delle famiglie rinuncia alle cure per ragioni economiche, e la Campania detiene il triste primato nazionale per numero di morti evitabili. Senza contare le spese esorbitanti sostenute da chi è costretto a spostarsi in altre regioni per ricevere assistenza medica adeguata.

«È questa la realtà che lavoratori e lavoratrici devono affrontare ogni giorno», denuncia Granato. Una realtà che Potere al Popolo vuole portare al centro del dibattito elettorale con una proposta che punta su diritti sociali, salario minimo, edilizia scolastica sicura, lotta al lavoro nero, accesso universale alla sanità e al diritto all’abitare. «Case e non bunker, come si vorrebbe con il riarmo europeo», sottolinea il portavoce, ribadendo la contrarietà del movimento a politiche di militarizzazione del territorio. Un appello, infine, a immaginare un futuro diverso: «Un futuro degno di questo nome e quella dignità che possiamo conquistarci qui, se ci liberassimo di una classe politica che è una cappa per le nostre aspirazioni».

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