Serata di poesia in ricordo di Raffaella Scudiero, la giovane napoletana deceduta in un incidente stradale

di Redazione

Profonda commozione, al Parco delle Chiocciole di Casalnuovo di Napoli, per la presentazione de “Il trapasso della giovinezza” e la commemorazione di Raffaella Scudiero, la 26enne di Acerra deceduta in un incidente stradale lo scorso 1 aprile.

I relatori – Alessandro Scotto di Minico, professoressa Albonico, professor Allocca e avvocato Parisi – nonostante il tragico evento, hanno saputo infondere un messaggio di speranza oltre a porre in disamina il rapporto che intercorre tra la vita e la morte. Ogni digressione è stata inframezzata dalla declamazione delle poesie di Alessandro Scotto di Minico e di quelle di Antonio Pelliccia tratte dai “Canti dell’assenza”.

Si è parlato molto anche sul senso dell’assenza per Blanchot e Barthes e si è citato tra i molti Fausto Gianfranceschi che vedeva nella consapevolezza della morte un antidoto contro l’irrealtà al fine di amare la vita. Pregni di trasporto e di mestizia, allo stesso tempo, sono stati gli interventi dell’autore, della professoressa Albonico e del professor Allocca che hanno ripercorso i momenti più belli trascorsi con la ragazza defunta dedicandole poesie altamente commoventi e significative. Oltre a quelle già citate è stato declamato il compianto di Ippolito tratto dalla prima scena del terzo atto della “Fedra” di D’Annunzio insieme ad uno stralcio del poemetto “Thanatos” di Giacinto Ricci Signorini. L’avvocato Parisi ha saputo dare un conforto cristiano agli astanti mettendoli però in allerta sui pericoli che affastellano la realtà circostante.

“Ogni ‘esser uomo’ è un ricordare. E quindi in ogni uomo il suo ricordare è il suo ricordo eterno degli eterni dove eterni sono, appunto, sia le cose ricordate, sia il ricordante”, sosteneva il filosofo Emanuele Severino. “Perché, se il ricordo resta costante ed inalterato sino a farsi continuo, diventa un modo di rianimare il passato ed ancor più la vita” scriveva Michele Prisco nel suo romanzo “Le parole del silenzio”. E tale assunto è stato portato avanti al fine di tenere sempre viva la memoria di Raffaella ed avere la speranza di rivederla un giorno.

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