Carinaro (Caserta) – Emozione, memoria, consapevolezza. Sono stati questi i fili conduttori della mattinata di domenica 27 aprile a Carinaro dove, nella centrale piazza Trieste, è stata inaugurata la “panchina bianca”, dedicata alle vittime della strada e monito per la collettività sull’importanza della prevenzione e della sicurezza. Un’iniziativa dal forte valore civico e umano, che ha saputo intrecciare il dolore di chi ha perso un familiare con la volontà di trasformare quella ferita in speranza e responsabilità condivisa.
Profondo il momento dedicato al ricordo di Paolo Sardo, ex consigliere comunale di Carinaro, scomparso nel 2003 in seguito a un incidente proprio sulle strade del paese. A raccontare la sua storia, con parole cariche di commozione, è stata la sorella, Pina Sardo, oggi vicesindaco ed esponente dell’associazione “Paolo Sardo Onlus”, fondata dalla famiglia per mantenere viva la memoria di Paolo e sensibilizzare la comunità sui temi della sicurezza stradale: “Mio fratello era un ragazzo buono, altruista, sempre pronto a mettersi al servizio degli altri. Il suo sogno e il suo impegno erano qui, nella nostra comunità. Questa panchina non è solo un simbolo, ma un invito a riflettere, a non dimenticare, a prendersi cura della vita”.
A sua volta, l’assessore all’Ambiente, Viabilità e Sicurezza, Nicola Esposito, ha voluto affidare un pensiero a un’altra giovane vittima di Carinaro, Dario Cecoro, travolto da un tir il 13 febbraio 2021, a soli 26 anni, mentre si trovava fermo col suo scooter in una piazzola di sosta dell’autostrada. “Dario, come troppi giovani, è stato strappato alla vita senza colpa. – ha ricordato Esposito – Oggi, nel pensare a lui e a tutte le vittime della strada, ribadiamo quanto sia urgente continuare a diffondere una cultura del rispetto, della prudenza e della responsabilità. Ognuno di noi può e deve fare la sua parte”.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dal sindaco Annamaria Dell’Aprovitola e dall’assessore Esposito, in collaborazione con una rete di associazioni impegnate da anni nel promuovere la sicurezza stradale e nel sostegno ai familiari delle vittime: l’Amcvs – Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada, l’Aufv – Associazione Unitaria Familiari e Vittime, l’Aifvs – Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, il Csv Assovoce – Associazione per il Volontariato Casertano Ets, l’associazione “Paolo Sardo Onlus” e l’Auto Moto Club Storico Normanno.
La giornata si è aperta alle 9.30 con il raduno di auto e moto d’epoca in piazza, un momento dedicato non solo alla celebrazione della storia dell’automobilismo, ma anche alla riflessione sull’importanza della sicurezza e della prudenza alla guida. Alle 10, presso l’aiuola di via Campo, si è tenuto il momento più solenne: l’inaugurazione e la benedizione della panchina bianca da parte del vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, insieme al parroco di Carinaro, don Antonio Lucariello, alla presenza di autorità istituzionali, forze dell’ordine e numerosi cittadini. Una panchina che vuole spazio di riflessione e simbolo di un impegno collettivo contro quella che troppo spesso è una strage silenziosa.
Toccanti le testimonianze di Biagio Ciaramella, vicepresidente dell’Aufvs – Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada, e di Elena Ronzullo, presidente dell’associazione “Mamme Coraggio”, genitori di Luigi Ciaramella, deceduto a 19 anni in un incidente sulla strada Trentola-Ischitella il 31 luglio 2008. “Sono 17 anni che combattiamo questa battaglia – hanno ricordato – e, nonostante il tempo trascorso, c’è ancora troppa superficialità, troppa indifferenza. Continuiamo a lottare perché quello che è accaduto a noi non accada ad altri”. I due hanno sottolineato come Carinaro sia il terzo comune ad aver accolto una panchina bianca, dopo Cesa e Casapesenna, e hanno annunciato che l’iniziativa proseguirà anche in altri territori. Durante la manifestazione è stato presentato anche il libro “Strada assassina”, commissionato dalle “Mamme Coraggio”, che raccoglie le storie di sette giovani vite spezzate in incidenti. Tra queste, quella di Mario Grieco, ricordato dalla madre Rosa Di Bernardo, vicepresidente del sodalizio: “Sono vite spezzate senza colpa. Raccontare le loro storie significa dare loro voce, impedire che il loro sacrificio sia vano, e ribadire con forza quanto sia urgente cambiare mentalità sulle nostre strade”.
Il sindaco Dell’Aprovitola ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione comunale per migliorare le condizioni delle strade cittadine: «Abbiamo previsto stanziamenti di bilancio per la riqualificazione delle strade, per la copertura delle buche e per il rinnovo della segnaletica verticale e orizzontale. La sicurezza stradale è una priorità e continueremo a garantire la presenza costante della Polizia municipale sul territorio”. A concludere la mattinata, il corteo itinerante di auto e moto d’epoca lungo le strade del territorio per portare il messaggio di sicurezza stradale in modo visibile e coinvolgente tra la popolazione. IN ALTO IL VIDEO