Aversa (Caserta) – “Ambasciatore del Futuro”. E’ il progetto a cui hanno partecipato alcuni studenti delle classi quarte del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa. Si tratta di una delle attività di internazionalizzazione dell’Istituto, svolta negli Stati Uniti, a New York, dal 17 al 25 marzo scorsi, quando i ragazzi hanno preso parte ad una simulazione delle sedute dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che vede la partecipazione di quasi 1.800 studenti delle scuole secondarie di primo grado e delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia.
A coronamento del lavoro svolto, gli studenti del “Fermi” hanno ricevuto una Honourable mention, una menzione d’onore conferita ai delegati che si sono distinti per la preparazione, l’impegno e la capacità diplomatica. L’esperienza è stata vissuta con grande entusiasmo e orgoglio, superando difficoltà linguistiche, tempi serrati e la complessità del confronto multilaterale. Lavorare con oltre cento delegazioni, cercando un equilibrio tra esigenze diverse, è stata una sfida stimolante e formativa, e il riconoscimento ottenuto ha rappresentato la conclusione ideale di un’opportunità indimenticabile.
Gli studenti del Fermi coinvolti nel progetto sono stati: Annamaria Iuliano (4F), Stefano D’Angelo, Maira Guarino, Simona Carboni, Antonio Serpico, Pierluigi Zaccariello e Mario Pagano (4G). Gli alunni premiati: Maira Guarino e Pierluigi Zaccariello. Il filo conduttore che ha accompagnato lo spirito didattico di Imun (Italian model united nations) in questa ottava edizione è stato: “Education: Empowering Sustainability, Connecting Humans”. Per quattro giorni i ragazzi hanno interpretato il ruolo dei diplomatici rappresentando i Paesi membri delle Nazioni Unite dividendosi in commissioni tematiche e discutendo in lingua inglese dei topic che fanno parte dell’agenda globale dell’Onu e che pensano al futuro del pianeta. Tra i temi affrontati c’erano anche quelli riguardanti l’uso delle armi di distruzioni di massa, l’impatto e la sostenibilità dei mercati digitali e delle criptovalute, la violenza ai danni dei giornalisti e il diritto all’informazione libera, la nuova colonizzazione dei Paesi sviluppati, la cooperazione internazionale nell’estradizione di terroristi, l’educazione dei minori in zone di guerra e la leadership delle donne in politica.
L’obiettivo è stato quello di sottolineare il ruolo dell’istruzione nel sensibilizzare i giovani sul tema della sostenibilità, declinata non soltanto alla conservazione ambientale, ma anche sui temi della giustizia sociale e sicurezza economica. Questi percorsi formativi sfruttano metodi didattici innovativi, finalizzati a sviluppare le competenze trasversali, le “soft skills” più richieste nel mondo del lavoro. Le principali sono: team working, leadership, planning, public speaking, adaptability, self-confidence, communication, problem solving, indipendence.
Tanto è stato l’entusiasmo degli studenti del Liceo Fermi, protagonisti attivi del progetto, i quali sono tornati a casa da vincitori. “Ho partecipato per pura curiosità, – ha detto una delle studentesse – non sapevo a cosa sarei andata incontro all’inizio, però il progetto sembrava molto accattivante e mi ha incuriosito. Alla fine sono state soddisfatte le mie aspettative. I primi giorni abbiamo visitato la città, visto le attrazioni principali come la Statua della Libertà, l’Empire State Building e tutti quei luoghi per cui è famosa New York. Negli ultimi tre giorni abbiamo visitato il Palazzo dell’Onu, dove si è svolta la cerimonia di apertura del progetto”.