Aversa (Caserta) – La manifestazione del 10 aprile per il ricordo del 286esimo anniversario della nascita di Domenico Cirillo, organizzata dall’associazione “Alumni del Liceo Cirillo”, dall’Accademia Filangieri di Partenope, con il patrocinio del Comune di Aversa e del Liceo “Domenico Cirillo”, è al centro di un piccolo giallo.
Per improvvisi intralci burocratici autorizzativi, nel pomeriggio della stessa giornata non è stato possibile apporre sulla facciata del vecchio Liceo “Cirillo” di Aversa, situato nell’omonima piazza del centro storico, la lastra di marmo che celebra l’ingresso di Cirillo nell’American Philosophical Society. Lo scoprimento della lapide, stravolgendo così il programma della manifestazione, è avvenuta nella vicina chiesa dello Spirito Santo che, dopo il restauro, subì il trafugamento di parte dell’antico pavimento.
Grumo Nevano e Aversa il 10 aprile hanno ricordato il giorno della nascita di Domenico Cirillo, nato nella cittadina napoletana il 10 aprile del 1739. Cirillo fu botanico, medico, docente universitario, noto e apprezzato non solo a Napoli e in Italia, ma in Europa e negli Stati Uniti, martire della imperitura Repubblica Napoletana del 1799, di cui fu presidente della Commissione Legislativa. In mattinata l’iniziativa dal titolo “Domenico Cirillo. Scienza, impegno civico e Sacrificio per la Libertà” è stata promossa dal Comune, dall’associazione “Grumo Nevano. Tra tradizione e innovazione”, dalla Città Metropolitana di Napoli. Progetto incluso nel “Cartellone degli Eventi Metropolitani 2024-2025”.
La manifestazione si è tenuta nel moderno e funzionale Teatro Lendi, strategicamente collocato tra le varie cittadine che costituiscono l’area atellana tra Napoli e Caserta. Hanno portato i saluti il sindaco Umberto Cimmino, che ha dovuto lasciare la manifestazione per gli impegni amministrativi, la dottoressa Rosa Moscato, responsabile della Biblioteca “Cirillo”. A moderare l’incontro Bruno D’Errico dell’Istituto di Studi Atellani, legato da decenni alla memoria di Cirillo con iniziative e studi.
Hanno tenuto le interessanti relazioni, accompagnate da preziose e opportune immagini, il dottor Arturo Armone Caruso, noto specialista medico e cultore di studi storici, dal titolo “Dagli studi sulla laringe ai contatti internazionali di Domenico Cirillo”; Antonino Di Natale, docente di botanica generale dell’Università Federico II di Napoli, dal titolo “Colori scientifici: gli acquerelli inediti di Domenico Cirillo”; Amedeo Arena, docente di diritto dell’Unione Europea presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli, dal titolo “Il riconoscimento di Cirillo come primo socio dell’Accademia fondata da Franklin”; Benedetto Migliaccio, già sindaco di Vico Equense, presidente dell’Accademia Filangieri Partenope, dal titolo “Riflessioni sull’ultima lettera di Domenico Cirillo a Lady Hamilton”.
A cura di docenti e alunni dell’Istituto professionale industria e artigianato “Michele Niglio”, sede associata di Grumo Nevano, è stato esposto (poi indossato da un alunno) l’abito di Domenico Cirillo, come si osserva nel famoso quadro dipinto dalla nota pittrice svizzera, amica e ammiratrice di Cirillo, Angelica Kaufmann (1741-1807). Ha preso poi la parola Nicola Terracciano del Comitato di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, che ha evidenziato il rilievo storico della personalità di Cirillo non solo a livello locale, napoletano, meridionale, ma italiano, europeo, anzi internazionale, anche alla luce della novità argomentata dal professor Arena in merito all’inserimento di Cirillo come primo socio italiano dell’American Philosophical Academy di Filadelfia. Cirillo era una personalità dall’intelligenza poliedrica sovrana, che conosceva latino e greco, parlava italiano, francese e inglese.
Nel pomeriggio si è tenuta, nel seminario vescovile di Aversa, la seconda iniziativa celebrativa. Cirillo è legato ad Aversa sia per il secolare collegamento storico-religioso della sua cittadina natale sia perché la principale istituzione formativa pubblica, nata dopo l’Unità d’Italia del 17 marzo 1861, il Ginnasio-Liceo, fu intitolato proprio al martire Domenico Cirillo. Esso, fino ad oggi, ha formato la massima parte dei professionisti non solo della cittadina, ma anche dei paesi del suo vasto Agro, esercitando quindi una funzione formativa e civile preziosa e memorabile. Il titolo dell’iniziativa è stato “Domenico Cirillo socio dell’American Philosophical Society dal 1768. Cerimonia di scopertura della lapide marmorea”.
Ad intervenire il gruppo musicale del Liceo, che ha intervallato con tre esibizioni gli interventi e le relazioni. Il sindaco di Aversa, Francesco Matacena, ha portato i saluti istituzionali e l’apprezzamento all’iniziativa ed alla storica istituzione. Per l’assenza giustificata del presidente dell’associazione Alunni, Nicola Graziano, il ruolo di introduzione e di moderatrice è stato tenuto dalla vicepresidente Benedetta Costanzo. Ha portato il saluto doveroso e grato il dirigente scolastico del Liceo normanno, professor Luigi Izzo. Al termine, ci si è spostati nella chiesa attigua alla storica sede del Liceo, dove è stata scoperta dal sindaco e dalla vicepresidente dell’associazione “Alumni” la lapide in onore di Cirillo. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA