Capua (Caserta) – È diventata definitiva la duplice condanna inflitta a R.P., 46enne di Capua, per minacce e aggressioni ai danni di due vicini di casa. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nella persona del giudice monocratico Giuseppe Zullo, ha rigettato l’appello presentato dall’uomo, confermando la sentenza di primo grado già emessa dal Giudice di Pace della stessa città.
I fatti si sono consumati all’interno di un complesso condominiale dove risiedono la sorella dell’imputato e le persone offese: un anziano signore e sua figlia, una dottoressa specialista in psicologia. Secondo quanto emerso durante le indagini, condotte inizialmente dai carabinieri della Compagnia di Capua e poi proseguite dalla polizia giudiziaria della Procura, R.P. avrebbe rivolto frasi minacciose e offensive all’anziano per motivi futili, in un’escalation culminata con un’aggressione fisica alla psicologa, spintonata con tale violenza da rendere necessario il suo ricovero in ospedale per le lesioni riportate.
Due le querele presentate: una dal padre e una dalla figlia, entrambe documentate e corredate da referti e testimonianze. Le denunce hanno dato origine a due distinti procedimenti penali. Il primo si è concluso con una sentenza di condanna definitiva confermata dalla Corte di Cassazione. Il secondo processo, conclusosi in appello proprio nei giorni scorsi, ha visto nuovamente confermare la condanna a carico dell’uomo.
Nei due procedimenti si sono costituite parti civili le vittime, assistite dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo. In entrambi i casi, i legali sono riusciti a ottenere non solo la condanna dell’imputato ma anche il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni in sede civile.
Una vicenda che mette in luce le tensioni, talvolta degeneranti, che possono maturare all’interno dei contesti condominiali e che, come in questo caso, sfociano in episodi di violenza con gravi conseguenze fisiche e psicologiche per le vittime.
