Casal di Principe, l’istituto “Carli” diventa “Scuola di Pace” nel segno di Don Diana e delle vittime innocenti

di Redazione

Casal di Principe (Caserta) – È stato un momento di forte carica simbolica e civile quello vissuto a Casal di Principe con l’edizione speciale del decennale della “Fiaccola della Pace”, la storica mobilitazione promossa dal Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio. Una tappa particolarmente significativa, tornata proprio nelle Terre di don Peppe Diana grazie all’adesione dell’Istituto tecnico “Guido Carli”, guidato dalla dirigente scolastica Tommasina Paolella, con il coinvolgimento attivo degli alunni, del corpo docente e della comunità.

La manifestazione si è tenuta nella settimana che ha preceduto la Pasqua, anticipata da un convegno di grande spessore dal titolo “Costruiamo la Pace”, dedicato alla memoria delle vittime della camorra e arricchito dalla presenza di autorevoli figure istituzionali, religiose e militari, oltre ai familiari dei caduti innocenti. A moderare i lavori il giornalista e scrittore Raffaele Sardo. A introdurre l’evento, la professoressa Maria D’Angelo, referente del progetto, affiancata dai docenti Elisabetta Diana, Concetta Russo, Marika Zara, Rosaria Pisapia, Antonio Gagliardi, Giuseppina Natale, Adele Aliperta, che hanno accompagnato gli studenti delle classi 3AIT, BAFM, ABS, AT e APT nella presentazione dei lavori realizzati per la Giornata della Pace.

Tanti gli interventi di rilievo, tra cui il testimone di giustizia Augusto Di Meo, il padre comboniano Daniele Moschetti, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, il sindaco Ottavio Corvino, l’ispettore di Polizia Marco Bonaventura, il tenente colonnello Marilena Scudieri del Nucleo Investigativo della Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri di Caserta, e i sacerdoti don Carlo Aversano e don Vincenzo Garofalo. Presenti i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e i familiari delle vittime della camorra: Marisa Diana (sorella di don Peppe), Gennaro Nuvoletta (fratello di Salvatore), Teresa Di Bona (figlia di Antonio), Rossana Pagano (figlia di Pasquale).

A seguire, la Marcia per la Pace ha preso il via dal cortile dell’istituto, con la consegna della Fiaccola da parte della presidente del Movimento per la Pace, Agnese Ginocchio, a un alunno rappresentante dell’istituto, alla presenza della dirigente Paolella, del vescovo Spinillo, del sindaco Corvino, dei docenti, delle autorità e dei familiari delle vittime. Un momento intenso, culminato con l’intitolazione dell’Albero della Pace, della Giustizia e di Madre Terra – un ulivo già presente nel cortile della scuola – a don Peppe Diana, “testimone di Pace e martire per la fede e la libertà”, e in memoria delle vittime innocenti Antonio Petito, Salvatore Nuvoletta, Antonio Di Bona e Pasquale Pagano.

La giornata si è conclusa con la firma del Patto d’impegno per una Scuola di Pace da parte della dirigente Paolella, che ha sancito la nomina ufficiale del “Carli” come prima Scuola capofila di Pace a Casal di Principe. “Una pietra miliare per il nostro territorio”, ha sottolineato la presidente Ginocchio. Fondamentale è stato il contributo dei rappresentanti d’istituto, dei docenti coinvolti, del professor Leonardo Zagaria per il supporto tecnico, della professoressa Rosanna Schiavone per il coordinamento del gruppo hostess, della “Radio Carli”, della dsga Gabriella Caterino e di tutto il personale Ata.

La Fiaccola della Pace a Casal di Principe ha acceso un fuoco. Non il fuoco del rogo tossico che qualche giorno fa ha colpito tutta l’area casertano-napoletana – ha detto Agnese Ginocchio – ma un fuoco che ha riportato speranza, ossigeno, vita. Sì, perché è proprio di questo che abbiamo bisogno, ora più che mai: di speranza, di ossigeno, di vita. E la Pace può portare tutto ciò, basta crederci. Ma per realizzarla bisogna lavorarci. La Pace è davvero l’unica cosa di cui abbiamo bisogno, poiché spegne i venti di guerra e disperde tutti i roghi della morte. La Pace è la nostra unica speranza. Il tempo della Pace è ora”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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