Un’inquietante azione vandalica ha colpito la sede locale di Fratelli d’Italia a Sant’Arpino, nel Casertano, proprio nel giorno previsto per l’inaugurazione. Sulle saracinesche dell’edificio sono comparse scritte antisemite e simboli d’odio, tracciati da ignoti nella notte. Un gesto che ha immediatamente sollevato un coro di condanne trasversali e suscitato l’indignazione dell’intera comunità politica.
Tra i primi a intervenire il deputato casertano di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano, coordinatore provinciale del partito: «Non saranno le minacce né questi vili gesti a fermare di un millimetro l’azione politica che abbiamo intrapreso. Ci troviamo di fronte a un ritorno a tempi bui, lontani dalla nostra idea di democrazia. Questi episodi ci spronano ad andare avanti senza esitazione, e ci auguriamo che anche la sinistra condanni apertamente l’accaduto, invece di alimentare un clima d’odio che non aiuta nessuno».
Parole dure anche da Marco Cerreto, deputato campano e capogruppo FdI in Commissione Agricoltura, giunto sul posto per manifestare vicinanza ai militanti: «Ci troviamo di fronte a un clima da Anni Settanta, portato avanti da certa sinistra che ormai ha oltrepassato ogni limite di tollerabilità. Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia vengono quotidianamente attaccati da chi ha fatto dell’eversione di sinistra la propria unica ragione d’essere, nel silenzio-assenso delle opposizioni parlamentari. Ma più ci attaccano, più cresciamo: la sede sarà inaugurata oggi stesso, come da programma, senza alcun timore».
Ferma la condanna anche da parte di Pasquale Napoletano, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Comune di Caserta e responsabile provinciale degli enti locali: «Le scritte e i simboli d’odio non sono solo un attacco al nostro partito, ma ai principi democratici e di civile convivenza che dovrebbero essere patrimonio condiviso. Non ci faremo intimidire. Chiediamo che le autorità facciano piena luce sull’accaduto e assicurino i responsabili alla giustizia. La politica è confronto, non violenza». A manifestare solidarietà anche il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di FdI in Campania: «Esprimo vicinanza agli amici del Circolo di Sant’Arpino. Serve ben altro per fermare la passione dei nostri militanti. Ci aspettiamo una condanna ferma da tutte le forze politiche, perché solo gli estremisti, unici fuori dal contesto democratico, possono compiere simili gesti».
A unirsi al coro di solidarietà, anche il gruppo consiliare Misto del Comune di Sant’Arpino, composto dai consiglieri Salvatore Lettera, Francesco Pezone e Domenico Cammisa, che ha definito il gesto “ignobile” e contrario ai valori fondanti della comunità: «È un attacco non solo a un partito, ma alla convivenza civile. Al di là delle differenze politiche, condanniamo ogni forma di odio e discriminazione. La violenza non può avere cittadinanza nella nostra comunità». Mentre le forze dell’ordine avviano le indagini per risalire agli autori del raid, la sede sarà comunque inaugurata nelle prossime ore, come previsto.