“Segni di Pace”, a Lusciano l’arte si fa portavoce di libertà e speranza

di Daniela Rosato

Lusciano (Caserta) – Non si ferma il cammino intrapreso dal Gruppo “Lusciano 3000” per costruire, passo dopo passo, una coscienza collettiva radicata nei valori della pace, della libertà e della solidarietà. Dopo la Marcia della Pace e l’installazione dei cartelli “Lusciano Città di Pace” agli ingressi del paese, arriva una nuova tappa significativa: la mostra “Segni di Pace”, visitabile fino al 10 aprile nel salone della Parrocchia.

L’iniziativa, accolta con interesse e partecipazione dalla comunità, mette in dialogo le opere di due artisti del territorio, Giuseppe Di Guida e Antonio Pellino, figure già affermate nel panorama artistico locale e non solo. I loro lavori, pur esprimendosi attraverso linguaggi differenti e stili personali, convergono in un messaggio forte e universale: la denuncia delle guerre e delle ingiustizie che stanno lacerando il mondo, e l’invocazione a un ritorno ai valori autentici dell’uomo.

Tra pennellate intense e tratti decisi, emergono i drammi e le speranze delle popolazioni martoriate dai conflitti, la richiesta silenziosa, ma potente, di libertà e serenità. Le tele diventano così specchio dell’epoca contemporanea, dove il dominio del potere e del denaro tende a ridurre l’essere umano a semplice ingranaggio, o peggio, a merce di scambio.

“Segni di Pace” non è solo una mostra d’arte: è un atto di resistenza culturale, un invito a riflettere sul ruolo dell’arte come strumento di denuncia e, al tempo stesso, di rinascita. Un gesto simbolico, ma concreto, che conferma l’impegno del gruppo “Lusciano 3000” nel dare voce a un bisogno sempre più urgente: quello di umanità.

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