La Provincia di Caserta ha avviato formalmente l’iter per dichiarare “satura” da impianti di trattamento dei rifiuti l’area industriale di “Aversa Nord”, comprendente i territori di Gricignano, Carinaro e Teverola, aprendo la strada a una possibile svolta nella lunga battaglia a salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica combattuta da cittadini, comitati e amministrazioni locali.
Con un provvedimento monocratico firmato dal presidente facente funzioni, Marcello De Rosa, è stato infatti approvato un atto di indirizzo che dispone la predisposizione di un Piano per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti. A darne attuazione saranno i dirigenti dei settori Viabilità e Trasporti e Ambiente ed Ecologia della Provincia.
Una decisione che arriva mentre è ancora in corso il braccio di ferro giudiziario con Edison Next Environment, la società che intende realizzare il biodigestore nella stessa area industriale. Dopo due “no” consecutivi incassati in conferenza di servizi, Edison ha nuovamente impugnato il Piano di Sviluppo Triennale del Consorzio Asi Caserta, che aveva giudicato il progetto incompatibile con il contesto produttivo già insediato nell’area e non coerente con le strategie di sviluppo del polo industriale.
“L’avevamo promesso e lo stiamo realizzando. – dichiara con soddisfazione il sindaco di Gricignano, Vittorio Lettieri – Da tempo si parla di ‘zona satura’, ovvero non idonea ad ospitare nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti, e oggi la Provincia ha finalmente avviato l’iter per definire queste aree. È un risultato molto importante per la nostra comunità e dimostra che l’impegno dell’amministrazione sta producendo frutti concreti”. Lettieri ha voluto ringraziare l’assessora all’Ambiente, Francesca Tessitore, e tutti gli amministratori dei comuni limitrofi che condividono questa battaglia.
La questione della “saturazione” era già approdata, lo scorso dicembre, in Consiglio Regionale della Campania. In quell’occasione, il vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Alfonso Piscitelli – ispirata da un’iniziativa della consigliera comunale gricignanese Lena Licciardiello – aveva chiarito i margini di azione degli enti locali. Bonavitacola specificò che la Regione non è promotrice del progetto Edison, trattandosi di un’iniziativa privata, e che il ruolo regionale consiste unicamente nella valutazione tecnica del progetto, “in modo asettico, senza interferenze politiche”.
Il vicepresidente rimarcò, inoltre, che il parere negativo del Consorzio Asi Caserta rappresenta un elemento abilitante, necessario per l’insediamento dell’impianto, e che proprio questa assenza ha determinato l’esito negativo delle conferenze di servizi. Quanto alla possibilità di dichiarare “satura” l’area industriale di Aversa Nord, Bonavitacola fu chiaro: la competenza spetta alle Province, come stabilito dal Codice dell’Ambiente. Citò il caso della Provincia di Salerno, che ha già adottato misure simili per i territori di Battipaglia ed Eboli, come esempio virtuoso e replicabile.
Tuttavia, sottolineò anche la necessità di valutazioni tecniche approfondite, basate su monitoraggi puntuali, prima di adottare simili dichiarazioni. Un approccio, spiegò, che consente di contemperare le esigenze ambientali con la necessità, comunque pressante, di aumentare la capacità di trattamento della frazione organica in Campania, così da ridurre i costi di conferimento fuori regione. Ma tutto ciò, precisò, deve avvenire “attraverso una pianificazione concertata con le amministrazioni locali”.
In definitiva, l’iniziativa della Provincia di Caserta rappresenta un primo passo concreto verso una nuova visione di sviluppo per l’area industriale di Aversa Nord, più rispettosa delle esigenze delle comunità residenti. La partita è ancora aperta, ma l’atto di indirizzo firmato da De Rosa rappresenta un passo fondamentale. Nella foto, da sin. Lettieri e De Rosa