Un maxi-sequestro di cocaina che segna un altro duro colpo inferto alle rotte internazionali del narcotraffico. Oltre 2 tonnellate di cocaina purissima, suddivise in 1800 panetti, sono state intercettate nel porto di Livorno, all’interno di un container imbarcato sulla nave cargo Mersin Express, proveniente dal porto di Guayaquil, in Ecuador.
Il carico illecito era stato abilmente occultato tra sacchi di polvere di cacao, probabilmente nel tentativo di eludere i controlli doganali attraverso l’utilizzo di merci di copertura. Ma l’intuizione investigativa, unita all’esperienza e al rigore operativo degli agenti del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane e dei Finanzieri del Gruppo di Livorno, ha permesso di individuare il container sospetto tra le migliaia che ogni giorno transitano nello scalo toscano.
Decisiva, ancora una volta, la sinergia operativa tra l’Agenzia delle Dogane e le Fiamme Gialle labroniche, che grazie a una costante attività di monitoraggio e controllo, esercitata con metodo e continuità sulle merci in entrata e in transito, sono riuscite a intercettare il carico destinato ai circuiti della criminalità organizzata.
Secondo le stime degli inquirenti, la cocaina sequestrata avrebbe fruttato oltre 500 milioni di euro al dettaglio. Un patrimonio illecito che, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, non è mai arrivato sulle strade. Lo stupefacente, sottoposto ad analisi e campionamento da parte del laboratorio della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato già distrutto in un inceneritore situato in Toscana. L’intera operazione è stata condotta sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Firenze e della Procura della Repubblica di Livorno.