Nuovo corso di Beko Europe in Italia. Lo stabilimento casertano di Carinaro, già snodo nevralgico per la logistica del colosso degli elettrodomestici, rafforza il proprio ruolo strategico all’interno del piano di trasformazione industriale firmato ieri tra l’azienda, il Governo italiano, le Regioni e le parti sociali.
Un’intesa attesa e delicata, frutto di settimane di confronto culminate nell’approvazione da parte delle assemblee dei lavoratori. Il sito di Carinaro, che continuerà a operare come hub europeo per la gestione dei ricambi, accessori e del ricondizionamento degli elettrodomestici usati, vedrà investimenti per 5 milioni di euro destinati all’aumento della capacità di stoccaggio, all’aggiornamento tecnologico dei processi e alla manutenzione degli edifici. Una boccata d’ossigeno per il territorio, che negli anni ha vissuto fasi alterne tra ridimensionamenti e riorganizzazioni.
Ma l’accordo siglato oggi va ben oltre i confini della Campania: si tratta di un piano industriale da 300 milioni di euro che punta a garantire sostenibilità e competitività nel lungo termine per tutti gli stabilimenti italiani del gruppo, in un contesto globale sempre più instabile, tra guerre tariffarie, rincari e concorrenza sleale. “L’Italia è sempre stata un pilastro strategico per le nostre attività globali”, ha commentato Fatih Ebiçlioğlu, presidente della divisione Beni di Consumo Durevoli di Koç Holding e presidente di Beko Europe. “Questo risultato riflette l’importanza di un dialogo aperto e del rispetto reciproco tra istituzioni, sindacati e aziende”.
A Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, saranno concentrati 136 milioni di euro: lì nasceranno i nuovi forni e forni a microonde da incasso, oltre ai frigoriferi. Il sito, già all’avanguardia, sarà ulteriormente potenziato con interventi sull’efficienza energetica e l’installazione di pannelli solari per un valore aggiuntivo di 8,5 milioni. A Melano, invece, sarà localizzato l’hub europeo per la produzione di piani cottura a gas, radianti e a induzione. Qui Beko investirà 62 milioni di euro, inclusi 1,5 per l’efficienza energetica. Comunanza, nelle Marche, continuerà a produrre lavatrici e lavasciuga ad alta capacità, con un focus sui modelli di fascia alta: per il sito è previsto un investimento complessivo di 15 milioni di euro, più 3 per il risparmio energetico.
Fa eccezione lo stabilimento di Siena, che cesserà le attività produttive entro la fine del 2025. Tuttavia, sarà coinvolto in un progetto di reindustrializzazione che mira a garantire la continuità delle attività manifatturiere nel medio-lungo periodo, evitando così un disimpegno definitivo dal territorio. Il piano complessivo coinvolge 1284 lavoratori in tutta Italia. Per minimizzare l’impatto occupazionale, l’azienda ha previsto un sistema di supporto con incentivi all’esodo, concordato con istituzioni e sindacati. “Questo accordo consente a Beko Europe di mantenere le sue attività nel medio-lungo termine, preservando al contempo il know-how e la tradizione produttiva del Made in Italy”, ha dichiarato Ragıp Balcıoğlu, ceo di Beko Europe. “Allo stesso tempo, dovremo rimanere estremamente vigili”.
Il piano conferma anche la centralità dell’Italia per la Ricerca e Sviluppo. Sul nostro territorio resteranno il Centro Globale per la cottura e il Centro Globale del Design Industriale, autentici fiori all’occhiello per l’innovazione di prodotto su scala europea.