Casa Lerario, tra natura e sapori nel cuore del Sannio

di Antonio Taglialatela

Tra le dolci colline di Melizzano, nel Sannio beneventano, c’è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Un angolo di campagna ricco di autenticità, di terra coltivata con amore, di ospitalità sincera. È Casa Lerario, farmhouse nata dal sogno di Pietro Lerario e di sua madre Tatiana Bruno, che nel 1983 decisero di acquistare questa proprietà per farne un rifugio di famiglia, un posto in cui ritrovarsi tra amici e parenti, per vivere il piacere della convivialità e della buona cucina.

Quella che era una semplice casa di campagna è diventata negli anni una realtà capace di coniugare eleganza e semplicità, nel pieno rispetto della tradizione contadina. Una scelta quasi naturale, spinta dalle continue richieste di amici e conoscenti di poter condividere quei pranzi domenicali, quelle cene dal sapore genuino che raccontavano una storia fatta di legami, memoria e territorio. Così l’antico sogno si è trasformato in una splendida realtà.

Oggi Casa Lerario si estende su ventitré ettari di terreno, una proprietà che custodisce orti, frutteti, vigneti, allevamenti di ovini, bovini e dei preziosi suini neri casertani, simbolo di eccellenza locale. Una filiera corta che garantisce qualità e freschezza a ogni piatto servito, nel segno della sostenibilità. Negli ultimi dieci anni Casa Lerario si è fatta conoscere anche per i suoi rinomati “pranzi d’autore”, appuntamenti gastronomici che hanno visto alternarsi ai fornelli grandi chef, spesso insigniti della stella Michelin, del calibro di Peppe Guida, Paolo Barrale, Angelo Sabatelli, Luca Abbruzzino, Roy Caceres, Salvatore Tassa, Angelo Carannante, Domenico Candela, Maicol Izzo, Alfio Ghezzi, Marco Caputi, Nicola Fossaceca, Salvatore Bianco e Lorenzo Montoro hanno portato la loro firma a Melizzano, contribuendo a rendere ancora più prestigioso il nome di Casa Lerario.

Accanto all’alta cucina, resta forte il legame con le origini. Per celebrare questa dimensione più intima e familiare, Casa Lerario propone il suo menù firmato da Pietro e mamma Tatiana, custode delle antiche ricette di famiglia. Un esempio di percorso gastronomico comincia con un ricco antipasto che già da solo racconta la filosofia della casa: calzoncini e montanare fragranti, una selezione di affettati di suino nero casertano preparati artigianalmente, formaggi locali, crostini con baccalà mantecato, caponata di verdure fresche e una golosa pizza rustica che richiama le merende di una volta.

I primi piatti sono un omaggio alla stagionalità. I ravioli ripieni di porcini e tartufo esaltano il gusto deciso del bosco, mentre il risotto al limone e pistacchio conquista con la sua delicatezza e il perfetto equilibrio tra acidità e dolcezza. Come secondo, protagonista assoluta è la bistecca di suino nero casertano affumicata alla brace, servita con patate rosolate: una carne morbida, saporita, che porta in tavola la maestria di una lavorazione artigianale. A chiudere il pranzo, i dolci della memoria, quelli che rievocano l’infanzia. La torta al cioccolato di nonna Tatiana, ricetta di famiglia che racconta storie di dolci merende e feste di paese, e le immancabili graffette, morbide e fragranti.

Casa Lerario non è solo un luogo dove mangiare bene. È un’esperienza, un viaggio tra i sapori e i colori del Sannio, un invito a rallentare, a riscoprire il piacere della buona tavola e della convivialità, immersi in una natura che abbraccia e rigenera. Aperta a pranzo e cena solo su prenotazione, la farmhouse di Pietro e Tatiana accoglie i suoi ospiti con la calda semplicità di chi ha fatto dell’ospitalità una vera arte. Perché qui, ogni piatto racconta una storia. E ogni storia ha il gusto della passione. IN ALTO IL VIDEO

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