Cavalli denutriti, dopati e utilizzati per corse clandestine: blitz della Polizia

di Redazione

Malnutriti, rinchiusi in spazi angusti e costretti a vivere tra sporcizia e degrado. È lo scenario che si sono trovati davanti gli agenti della polizia di Catania durante un’operazione condotta nel quartiere San Cristoforo, dove sono state scoperte undici stalle abusive utilizzate per la detenzione irregolare di cavalli destinati alle corse clandestine o alla macellazione illegale.

Il blitz, coordinato dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura etnea, ha visto la partecipazione degli agenti del commissariato di San Cristoforo, della Squadra a cavallo della polizia, del Corpo forestale della Regione Siciliana e dei medici veterinari del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania. Una task-force schierata per mettere fine a un sistema di sfruttamento e violenze sugli animali che, ancora una volta, trova terreno fertile nella periferia catanese.

Durante le ispezioni, i poliziotti hanno sequestrato cinque cavalli ridotti in condizioni drammatiche: alcuni denutriti, altri lasciati senza acqua né cibo, tutti costretti a vivere in ambienti insalubri e assolutamente inadatti ad ospitarli. Le condizioni igieniche delle stalle erano pessime, e in molti casi gli animali erano costretti in spazi troppo piccoli, tali da compromettere gravemente il loro benessere.

Fondamentale, nel corso dell’operazione, la presenza dei veterinari dell’Asp, che hanno prestato immediatamente le prime cure agli animali, sottoponendoli ai trattamenti necessari per stabilizzarne le condizioni di salute. Oltre al recupero dei cavalli, gli agenti hanno proceduto al fermo amministrativo delle strutture. Nel corso delle verifiche sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi farmaci, tra cui sostanze dopanti somministrate agli animali senza alcuna prescrizione, allo scopo di incrementarne le prestazioni. Un uso illecito e pericoloso, che si aggiunge ai maltrattamenti già riscontrati.

Tre i responsabili delle stalle abusive identificati e denunciati per maltrattamento di animali. Due di loro dovranno rispondere anche dell’accusa di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e tali da provocare gravi sofferenze. Per uno dei proprietari è scattata inoltre la denuncia per esercizio abusivo della professione veterinaria: avrebbe acquistato e somministrato farmaci senza essere in possesso delle necessarie qualifiche e autorizzazioni.

Al termine degli accertamenti, nei confronti dei gestori sono state elevate sanzioni per un totale di oltre 35mila euro. Una cifra che testimonia la gravità delle irregolarità contestate, ma che difficilmente potrà cancellare le sofferenze inflitte agli animali.

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