Meloni accoglie Vance a Palazzo Chigi: sul tavolo guerra, dazi e investimenti su IA e cloud

di Redazione

Un clima di affabilità e intesa ha segnato la visita ufficiale del vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, a Roma, dove è stato accolto con tutti gli onori dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi. Tra sorrisi, strette di mano e battute ironiche, l’incontro ha assunto un tono informale ma al tempo stesso carico di significato politico, confermando il forte legame tra Italia e Stati Uniti.

«Apprezzo moltissimo l’amicizia fra i nostri due Paesi», ha esordito Vance, sottolineando l’importanza di un’alleanza che continua a rafforzarsi sul piano bilaterale e internazionale. Da parte sua, Meloni ha definito il vertice «un’ulteriore occasione per rafforzare la nostra cooperazione», ribadendo con orgoglio il carattere “privilegiato” della relazione con Washington. I colloqui, estesi anche a una colazione di lavoro con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, hanno spaziato su diversi temi cruciali: dai negoziati commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea, alla spinosa questione dei dazi, fino all’aggiornamento sullo stato dei negoziati tra Russia e Ucraina.

“Mi sei mancato” – L’accoglienza in cortile, sotto il sole romano, è stata scandita da un siparietto che ha alleggerito la formalità del protocollo. «Mi sei mancato, non ti vedevo da tempo», ha scherzato Meloni rivolgendosi a Vance, che con spirito ha risposto ricordando il recente incontro oltreoceano. I due hanno poi passato in rassegna il picchetto d’onore della Marina militare, sulle note degli inni nazionali. Durante il bilaterale, non sono mancate nuove battute. Quando Vance ha preso la parola, ha ringraziato Meloni per l’ospitalità con un tocco di umorismo: «Anche se mi avesse insultato, lo avrebbe fatto nella lingua più bella che si possa immaginare». E ha riportato i saluti del presidente Donald Trump «a Giorgia Meloni e a tutti gli italiani».

Meloni “interprete” – Ad un certo punto, la premier, con naturalezza, si è offerta di tradurre personalmente le sue dichiarazioni in inglese: «C’è qualcuno che traduce? No, lo traduco da sola». Dopo il discorso di Vance, ha poi aggiunto in inglese: «We’re ok, we did it alone», lasciando intendere di aver compreso tutto perfettamente. Meloni ha inoltre espresso soddisfazione per la presenza del vicepresidente a Roma durante il periodo pasquale: «Sono orgogliosa che lei abbia deciso di passare Pasqua qui, speriamo che si goda questo tempo», ha detto in un inglese diretto e caloroso.

Dossier aperti: guerra e commercio – Vance ha aggiornato Meloni sugli ultimi sviluppi dei negoziati tra Russia e Ucraina: «C’è un senso di ottimismo. Speriamo di poter mettere fine a questa guerra brutale», ha dichiarato, riferendo che l’argomento era stato già affrontato nei precedenti scambi tra le due delegazioni. Ha inoltre precisato che tra i temi sul tavolo ci sono anche le trattative commerciali con l’Unione Europea, proseguendo un dialogo avviato recentemente anche con il presidente Trump.

Focus sull’innovazione: investimenti Usa in Italia – Parallelamente al bilaterale, la Casa Bianca ha reso noto l’impegno statunitense a favore dell’innovazione in Italia, con un focus sugli investimenti nei settori del cloud computing e dell’intelligenza artificiale. In una dichiarazione congiunta diffusa dopo l’incontro tra Trump e Meloni del giorno precedente, si legge: «Accogliamo con favore gli investimenti americani nei servizi cloud e nell’intelligenza artificiale in Italia, per massimizzare le opportunità della trasformazione digitale e sostenere l’Italia come principale hub regionale di dati per il Mediterraneo e il Nord Africa». IN ALTO IL VIDEO

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