Napoli – Aveva escogitato un piano tanto astuto quanto illegale per evitare lo sfratto: presentarsi come detenuto ai domiciliari. Ma il bluff è durato poco. Protagonista della vicenda un uomo di 74 anni, residente in via Teofilo Patini, nel quartiere Arenella di Napoli, che da oltre un anno non pagava l’affitto.
L’ufficiale giudiziario si è presentato alla sua porta per eseguire lo sfratto, accompagnato dai carabinieri, ma l’anziano ha mostrato un documento apparentemente ineccepibile: un foglio intestato alla caserma dei carabinieri della stazione Vomero-Arenella, con tanto di firma e timbro, che attestava la sua sottoposizione alla detenzione domiciliare proprio nell’abitazione oggetto di sfratto.
Il documento sembrava in regola, tanto da convincere i presenti a rinviare l’esecuzione al prossimo 10 giugno. Tuttavia, qualcosa non ha convinto l’avvocato dei proprietari dell’immobile, che ha chiesto ulteriori verifiche ai militari. Gli accertamenti hanno portato alla verità: il documento era un falso. Il 74enne aveva infatti riciclato carta intestata e firma di un carabiniere utilizzando una precedente denuncia di smarrimento presentata da lui stesso nei giorni precedenti. Con una sorta di collage artigianale, aveva confezionato una falsa notifica, richiamando un vero procedimento penale a suo carico, ma ormai risalente al luglio 2016.
I carabinieri hanno denunciato l’uomo per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Le pratiche per lo sfratto, temporaneamente sospese, sono state riattivate e l’esecuzione è attesa nelle prossime settimane. Un tentativo maldestro di sfuggire alla legge che si è trasformato in un ulteriore guaio giudiziario.